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Questo articolo è stato pubblicato il 17 maggio 2011 alle ore 08:44.

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Roma, 16 maggio 2011
Gentile Presidente,
Le organizzazioni firmatarie della presente desiderano chiederLe un incontro urgente sul tema del sistema informatico di tracciabilità dei rifiuti, noto come Sistri. Desideriamo rappresentarLe la gravità della situazione in cui verrebbero a trovarsi le imprese qualora tale sistema diventasse obbligatorio dal prossimo 1° giugno, come previsto dalla normativa in vigore.

Noi condividiamo lo scopo per il quale è stato concepito il Sistri, siamo convinti che servirà a combattere la criminalità organizzata in un settore critico e che potrà comportare una semplificazione della gestione, eliminando la documentazione cartacea. Allo stato dei fatti, tuttavia, occorre riconoscere che il sistema nel suo insieme non è sufficientemente collaudato per poter essere utilizzato. Nelle imprese la preoccupazione è fortissima e il malumore generalizzato. Dal prossimo 1° giugno, 360mila aziende non potranno infatti produrre, trasportare e smaltire i rifiuti se non utilizzando le nuove procedure informatiche, pena gravi e onerose sanzioni.

Da diversi mesi le imprese testavano le nuove procedure, riferendone innumerevoli inconvenienti e malfunzionamenti. Per questo abbiamo verificato direttamente, in una giornata di test che si è svolta l'11 maggio, la situazione effettiva.

Il novanta per cento delle imprese ha denunciato disfunzioni di ogni genere: inutilizzabilità dei dispositivi informatici forniti dal ministero, ore e ore di impossibilità di accedere al sistema, interruzioni nei collegamenti, procedure lunghissime.

Nell'insieme, la nostra valutazione è che il test ha dato un esito che difficilmente avrebbe potuto essere peggiore.

Per questi motivi, Signor Presidente, nei giorni scorsi abbiamo chiesto di sospendere per il tempo necessario l'obbligatorietà del Sistri e di ripensare tutti insieme il sistema, tenendo conto delle segnalazioni dei malfunzionamenti e individuando le soluzioni più efficaci.

Le imprese, che sono chiamate a rispettare la legge, chiedono solo di essere messe nella condizione di poterlo fare.

In attesa di poterLa incontrare, le porgiamo i più distinti saluti.

Rete Imprese Italia (Casartigiani, Cna, Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti)
Giorgio Guerrini
Confindustria
Emma Marcegaglia
Alleanza delle Cooperative Italiane (Agci, Confcooperative, Legacoop)
Luigi Marino
Confapi
Paolo Galassi

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