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Questo articolo è stato pubblicato il 27 giugno 2011 alle ore 06:41.

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I neonati calano, i congedi crescono. Poco più di 550mila nascite nel 2010 (-12mila sul 2009) e quasi 300mila lavoratori in "maternità" (+3%). Allargando l'orizzonte agli ultimi sei anni, dal 2005 al 2010, le domande presentate all'Inps dai dipendenti del settore privato per l'astensione facoltativa sono cresciute di oltre un terzo.
Segno che i congedi parentali - che possono essere richiesti fino a che i bambini compiono 8 anni - dopo un avvio tiepido cominciano a riscuotere il gradimento dei lavoratori, vuoi per la penuria di asili e di scuole materne, vuoi per gli incentivi al loro utilizzo anche da parte dei papà, da cui ormai arriva il 10% delle richieste.
Sul territorio
A livello territoriale a dominare è il Nord, con oltre 170mila indennità accordate, mentre valori inferiori si registrano al Sud (circa 46mila) e il resto si localizza al Centro.
Dal confronto regionale emerge che più di una richiesta su quattro arriva dalla Lombardia: ben 70.433 nel 2010, in crescita del 31% rispetto a cinque anni prima. Posto d'onore per il Veneto, con circa 32mila domande, seguito a breve distanza da Lazio ed Emilia Romagna. In fondo al ranking, insieme a Valle d'Aosta e Molise, si piazzano Basilicata, Calabria, Umbria e Sardegna.
Cresce l'età
Nel corso degli anni è cambiata anche la carta d'identità dei richiedenti, che sono sempre in stragrande maggioranza donne (il 90%), ma si alza l'età media all'anagrafe.
Le richieste maggiori delle indennità, infatti, arrivano soprattutto dai dipendenti tra i 35 e i 39 anni, evidente segnale di come i figli siano concepiti sempre più tardi.
Un fenomeno già in atto nel 2009, quando c'è stato il sorpasso degli over 35 sui colleghi più giovani, quelli tra i 30 e i 34 anni, che fino al 2008 presentavano il maggior numero di domande. Crescono anche le astensioni per chi ha tra i 40 e i 44 anni: 37mila nel 2010 contro le 32mila richieste dell'anno precedente e le 16mila del 2005. In fase calante, invece, le domande degli under 30: poco più di 38mila rispetto alle 40mila di cinque anni fa. Nel complesso, oltre la metà dei richiedenti ha più di 35 anni.
I I contratti
Sempre solido I il legame a doppio filo tra stabilità del lavoro e congedi parentali. Sono appena 4.500 in tutta Italia le richieste provenienti dai lavoratori con contratto a tempo determinato o stagionale, meno del l' I1,7% del totale, in larga parte concentrate in Lombardia (822) , Lazio (629) ed Emilia Romagna (441). Di più, ma pur sempre in minoranza, I le richieste avanzate I dagli Iaddetti part-time, circa 82mila, con appena un migliaio di uomini a mettersi in congedo.
Il settore agricolo
IL'osservatorio dell'Inps offre anche uno spaccato su Ill'universo dei congedi nel settore agricolo: oltre tre milioni di giornate autorizzate Ie 21.237 casi Inel 2010, in controten den Iza rispetto al settore privato, visto il calo d i oltre il I 1 0% Irispetto al 2009 I. INel ranking regionale il primato in termini di richieste spetta al Sud I, con la Puglia al primo posto (circa 5mila richieste), seguita da Basilicata, Campania, ICalabria e Sicilia. Ben lontani dalle 203 del Piemonte e dalle 222 della Lombardia, che occupano insieme a Valle d'Aosta e Friuli Venezia Giulia Ile ultime posizioni.
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I numeri
RICHIESTE IN UN ANNO
È il numero di dipendenti in congedo parentale nel settore privato nel 2010
IL TREND
È l'aumento dei lavoratori
in congedo parentale
registrato nel periodo 2005-2010
LOMBARDIA LEADER
È la regione con più lavoratori in astensione facoltativa, seguono Veneto eLazio
LA CLASSE D'ETÀ
La più rappresentata è quella dei 35-39enni. Nel 2005 a prevalere erano i lavoratori tra 30 e 34 anni (41%)
CONGEDI AI PAPÀ
L'anno scorso 27mila neopapà hanno fatto domanda: circa il 10% del totale
LA PAROLA CHIAVE
Congedo parentale
Per congedo parentale si intende la possibilità da parte di entrambi i genitori naturali di astenersi dal lavoro facoltativamente e contemporaneamente entro i primi 8 anni di vita del bambino. Hanno diritto al congedo parentale i dipendenti titolari di uno o più rapporti di lavoro in atto e le lavoratrici madri autonome. I congedi parentali non possono complessivamente eccedere il limite di 10 mesi. Se il padre fruisce del congedo parentale per almeno tre mesi, il periodo complessivo dei congedi per i genitori è elevato a 11 mesi. L'indennità è pari al 30% della retribuzione.

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