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Questo articolo è stato pubblicato il 27 giugno 2011 alle ore 12:56.

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In Francia c'è il viager, dal francese antico "viage" (durata della vita) , che oggi significa "vitalizio", una tipologia di vendita di immobili molto diffusa e agevolata dallo Stato che consiste nel trasformare una parte del prezzo in vitalizio a beneficio del venditore. Se il venditore si riserva il diritto di abitazione si chiama "viager riservato" (o occupato). Se invece l'immobile è ceduto interamente si chiama "viager libero". E' un contratto aleatorio perché il vitalizio cessa al decesso del beneficiario. Di solito chi acquista (con sconto tra 40-50%) versa un "bouqet", un acconto, del 15-30% del valore dell'immobile, a cui si aggiunge un vitalizio mensile o trimestrale.

L'acconto è esente da tasse mentre il vitalizio è in parte tassato e un parte esente con una percentuale che va dal 50% se chi beneficia del vitalizio ha meno di 50 anni, al 30% di tax free in caso di over 69. Se il vitalizio non viene pagato, il venditore ha il diritto di riprendersi l'intera proprietà senza dover ridare l'acconto. In Francia si stima che il 25% circa delle transazioni avviene tra i possessori stessi che rivendono la proprietà a terzi dopo un certo tempo (non è previsto un periodo minimo). Nel Paese d'Oltralpe inoltre molto spesso accade che, a vendere la nuda proprietà, siano investitori istituzionali, che conservano l'usufrutto per 15-17 anni e che per tutto il periodo si preoccupano di affittare l'immobile (incassando così liquidità), gestire costi e spese di manutenzione.

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