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Questo articolo è stato pubblicato il 16 luglio 2011 alle ore 18:25.

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Controparti non solo al tavolo delle negoziazioni, ma anche in campo.
Gli studi legali che si incontrano e scontrano in Tribunale, sempre più frequentemente si sfidano anche in competizioni sportive pensate per le law firm con lo scopo di rafforzare il lavoro in team dei professionisti, ma anche favorire il networking tra studi che operano nello stesso mercato.
Gli sport in cui gli avvocati si cimentano sono i più diversi, in particolare all'estero.

Come nel caso dello studio Freshfields Bruckhaus Deringer, sponsor dei giochi olimpici di Londra 2012, che invita i collaboratori a partecipare a oltre 18 sport di squadra. Giocare a pallavolo da seduti, rientra nella categoria, con l'obiettivo specifico di aumentare la visibilitá delle Paraolimpiadi che si terranno a Londra la prossima estate, e i team di avvocati si ritrovano in ufficio fuori dall'orario di lavoro per sfide all'ultimo punto.

Lo studio ha anche un club di tennis, di cui fanno parte giocatori che in passato hanno partecipato a competizioni agonistiche.
Oltre a migliorare l'immagine che lo studio offre, lo sport facilita la comunicazione tra i professionisti e lo sviluppo delle sinergie e cross selling tra i team.

Lo studio Dechert partecipa invece per beneficenza a una regata organizzata dalla charity Sense International, in cui scendono in acqua anche banche e altre istituzioni, tra cui Deutsche Bank. Un'ottima opportunitá per entrare in contatto con clienti.
Ma lo studio ha anche una squadra di cricket, con un team composto da professionisti a livello globale.

Herbert Smith, ancora, invita lo staff a partecipare a numerose attivitá tra cui calcio, rugby, corsa, triathlon e golf, sport quest'ultimo in cui si sfida periodicamente i rivali Baker & McKenzie, Norton Rose e Taylor Wessing.
Ma quando si parla di competizione sportiva tra studi, l'Italia non resta indietro rispetto alle law firm globali.

L'avvocato Gianmatteo Nunziante dello studio Nunziante Magrone organizza da 15 anni il torneo "Avvocati nel pallone", una competizione tra le squadre di calcio a cinque dei principali studi italiani.

L'edizione 2011 é stata vinta da una squadra mista composta dai legali degli studi Bdl e Molaioli, che ha sconfitto in finale Chiomenti, vincitore dell'edizione precedente.

Un altro appuntamento che vede gli avvocati sfidarsi, questa volta in acqua, è la Lawyer's Cup, regata velica organizzata da WaterTribe nelle acque dell'Argentario.

L'ultima edizione, quella del 2010, é stata vinta dallo studio Tonucci, seguito dalle vele di Cleary Gottlieb Steen & Hamilton LLP e di Dewey & LeBoeuf.

A conferma della professione dei partecipanti, la scorsa edizione é stata caratterizzata dal ricorso presentato alla giuria da quattro tra le barche partecipanti.

«A vedere le scene con i giurati tesissimi nell'esaminare i dottissimi ricorsi e ad ascoltare le argomentazioni degli avvocati velisti, sembrava proprio di rivedere l'andazzo delle interminabili udienze in Tribunale per i casi del secolo», ricorda un avvocato che ha partecipato alla competizione.

Lo studio Tonucci, incoronato vincitore dopo la conclusione della controversia, punta in modo particolare sullo sport per rafforzare al propria immagine professionale e per rafforzare la coesione tra i professionisti.

Entrando nelle sedi dello studio si notano in bella mostra coppe e targhe vinte dai professionisti nei diversi sport.

«Quasi tutti gli avvocati di entrambi i sessi praticano sport. Si va dal pugilato al calcio, dal tennis allo sci, al rugby, alla ginnastica, al nuoto, al basket, al volley, alla vela, ma il momento di attenzione si crea solo quando lo studio si impegna con propri team per affrontare le law firm competitor», commenta Mario Tonucci, fondatore dello studio.

«Generalmente queste iniziative servono a tenere legato un ambiente che, altrimenti, si incupirebbe nelle continue problematiche di lavoro», commenta il professionista, che ricorda come dopo la scissione di Tonucci dallo studio Gianni Origoni, le due firm si trovarono per la prima volta a confrontarsi come avversari nel torneo "Avvocati nel Pallone".

«L'agonismo era veramente alle stelle, ma il premio che avevo promesso agli avvocati e avvocatesse ha portato la squadra al trionfo con il clamoroso risultato di 15 a 3», ricorda il fondatore.

Una sconfitta risale invece alla finale dello stesso torneo, quando Tonucci ha perso ai rigori contro lo studio Watson & Farley.

Fonti suggeriscono che il rigorista che fallì la trasformazione si ritrovò nei giorni successivi trasferito alla sede di Bucarest, per espiare la mancanza in campo.

Tonucci racconta ancora di scontri sul piano fisico tra i team di diversi studi. «Tra questi ha fatto storia la rissa in campo tra Gianni Origoni e Bonelli Erede finita con la sospensione della partita», ricorda Tonucci.

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