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Questo articolo è stato pubblicato il 22 agosto 2011 alle ore 18:26.

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(Corbis)(Corbis)

Oltre al danno la beffa. Non solo aveva sposato il "farfallone" che l'aveva messa incinta ma, ora, dopo l'annullamento della Sacra Rota, e la delibazione di un tribunale italiano si ritrova single, con il pargoletto a carico e nessun riconoscimento del suo status di ex.

Non riconosceva l'indissolubilità del vincolo
In piena estate il duro monito della Cassazione si abbatte sul gentil sesso, quello troppo generoso verso il partner. Attenzione, sembrano dire gli ermellini, perché non sono più tempi da matrimonio riparatore, il rischio è quello di ritrovarsi con un pugno di mosche in mano. La Cassazione infatti ha respinto, con sentenza n. 17465/2011 (si legga il testo su www.guidaaldiritto.ilsole24ore.com), il ricorso di una moglie contro la delibazione della sentenza ecclesiastica, ad opera della Corte di Appello di Bologna, che dichiarava la nullità del suo matrimonio perché il marito non avrebbe mai tenuto fede ai cosiddetti bona matrimoni. Al di là del latinismo: non le sarebbe mai stato fedele a vita come prevede l'indissolubilità del matrimonio.

Gli indizi c'erano e la fidanzata doveva accorgersene
A nulla è valso il ricorso della signora che si è dichiarata del tutto allo scuro «dell'esclusione dell'indissolubilità del vincolo» da parte del futuro coniuge. Secondo gli ermellini, infatti, gli indizi c'erano ed erano grandi come una casa. Se di colpa, dunque, si deve parlare è quella della fidanzata troppo distratta per accorgersi della verità. Mentre sarebbe stato sufficiente, prosegue la Corte, usare la «ordinaria diligenza» e il significato di una serie di comportamenti del maschio non sarebbe di certo sfuggito.

I comportamenti a rischio
Ma vediamo quali. È utile ripassarli come un decalogo da tenere a mente per valutare l'attendibilità del promesso sposo. Dunque, in primis la rottura repentina del fidanzamento a causa di una sua relazione con un'altra donna, doveva già mettere sull'avviso. Poi, «i tratti caratteriali» e cioè l'essere lui «sensibile al fascino di altre donne e alieno da legami stabili e duraturi», dovevano togliere spazio ai dubbi. Infine, l'indizio più lampante: il modo in cui ha affrontato il capitolo gravidanza. «Lo sconcerto» del futuro marito di fronte alla inattesa notizia, ed i rimedi cercati: «una riunione generale delle due famiglie per decidere il da farsi», erano altrettanti strumenti inequivocabili per capire, e invece anche questi furono ignorati con eccessiva leggerezza. E siccome la soluzione "all'italiana" fu «l'induzione al matrimonio» della giovane, mentre in contemporanea e «in vari sedi» il futuro marito veniva confortato con la possibilità di un prossimo divorzio, non vi sarebbe stata alcuna violazione del principio dell'affidamento negoziale incolpevole. Insomma, prima di sposarsi occhi ben aperti. Parola della Cassazione.

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