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Questo articolo è stato pubblicato il 08 settembre 2011 alle ore 08:07.

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Se acquisterete un libro, pagherete più Iva oppure no? E se fosse invece un e-book? Non è semplicissimo districarsi nell'incrocio delle aliquote sul valore aggiunto, schivando magari qualche rincaro malizioso, non dettato dalla manovra di Ferragosto ma solo dalla tentazione di incrementare i guadagni sfruttando l'onda del legislatore.

Perché – ammettiamolo – non tutti hanno ben presenti le tabelle del Dpr 633/72, né abitualmente si imparano a scuola. Così, molti di noi ignorano se il caffé che ci prepariamo a casa sia gravato da un'aliquota del 20% (futura 21) o invece da quella ridotta del 10 per cento. O se il panino su cui spalmare la marmellata debba assoggettarsi a una percentuale ultraridotta del 4% o magari a quella del 10. (Le risposte esatte sono: caffé e zucchero al 10%, pane e burro al 4. Ma se vi piace metterci la marmellata, quella sta al 10%).

E la giornata con l'Iva è in effetti piena di sorprese: rasoio elettrico o schiuma da barba pari sono, al 20%, e quindi saliranno – dal giorno successivo alla pubblicazione delle nuove norme in «Gazzetta Ufficiale» – di un punto. Il tram sta al 10%, il quotidiano che avete tra le mani al 4%, così come un libro. Ma se tra casa e lavoro vi piace sentire musica, sappiate che il lettore mp3 sconta il 20% (futuro 21) e così anche il cd. Una logica ci sarebbe: l'aliquota base è quella del 20% che tra breve innalzeremo, le altre due sono per consumi da agevolare (al 10%) o per le necessità fondamentali (al 4%, come accade per il pane).

Ma non è sempre così semplice: lo stadio e il cinema ci vengono segnalati al 10%, l'abbonamento alla pay tv al 20, rectius 21. All'Iva non piacciono i pantofolai. I pareri dell'avvocato o del commercialista (giudicate voi se, di questi tempi, non sono generi di prima necessità) passeranno al 21%, mentre la visita medica resterà esente, come i servizi finanziari offerti dalle banche e i viaggi in taxi. E bevete con moderazione, come dice la tv (nel senso di elettrodomestico, Iva al 20%): la birra al bar subisce il 10%, il superalcolico a casa sta al 20. E rincarerà.

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