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Questo articolo è stato pubblicato il 09 ottobre 2011 alle ore 14:30.

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I nuovi strumenti di accertamento fiscale di massa sia nei confronti delle persone fisiche (redditometro e spesometro) che nei confronti delle imprese o, più in generale, delle attività economiche (studi di settore) parametrano il reddito complessivo, i compensi e i ricavi rispettivamente alle spese e ai costi sostenuti dai contribuenti. Spese e costi che il fisco determina con facilità perché ha a disposizione dati e informazioni digitali dettagliati il cui incrocio è possibile in tempo reale.

In particolare, per la persona fisica il redditometro converte, attraverso coefficienti su misura, alcune tipologie di spese (per esempio acquisto di immobili, auto, natanti, aerei ovvero le rette scolastiche, i viaggi turistici, le bollette elettriche) in reddito; lo spesometro, al contrario, misura il reddito in modo diretto e unitario rispetto alle spese sostenute. Questi meccanismi oltre a colpire gli evasori (come è giusto che sia), rischiano di coinvolgere cittadini/contribuenti che, pur non avendo evaso, potrebbero presentare redditi incompatibili rispetto alla spesa sostenuta a causa di comportamenti non "fiscalmente" orientati.

Le spese ordinarie
Quando il contribuente affronta una spesa, sia essa ordinaria che straordinaria, è spesso influenzato da una serie di circostanze che nel tempo sono difficilmente ricostruibili o meglio non sono "fiscalmente" documentabili. Capita, per esempio, molto più spesso di quanto si creda che il titolare di un bene non coincida con chi ne ha sopportato la spesa: questo non tanto per motivi fiscali, ma per motivi ereditari o per tutela di specifiche fortune o, ancora, per motivi personali. Sempre nell'ambito delle spese "ordinarie" può accadere che una madre che convive con il figlio e con la famiglia di questi concorra alle spese della famiglia versando periodicamente in contanti somme al figlio o che il nonno sostenga con analoghe modalità di versamento le rette scolastiche del nipote. Anche le spese "ordinarie" hanno, però, un peso nel calcolo dei redditi presumibilmente tassabili.

Le spese straordinarie
Analoghe situazioni, poco documentabili, sono, poi, riferite a spese straordinarie. Si pensi, per esempio, al genitore che finanzi con somme proprie l'acquisto della casa del figlio. La documentabilità della transazione potrebbe risultare difficile, specialmente se il finanziamento della casa avviene con trasferimenti periodici al figlio non in linea sul piano temporale con l'acquisto dell'immobile che si realizza solo molti mesi dopo. D'ora in poi sarà meglio che il padre finanzi il figlio direttamente nell'atto notarile di trasferimento della proprietà.

In tutti questi casi, compresi gli eventuali prestiti tra amici ovvero anche in caso di un regalo di nozze fatto da più persone la regola d'oro da seguire sarebbe quella di far ricorso (per quanto possibile) a mezzi finanziari tracciabili ai quali è possibile abbinare una causale esplicita (per esempio i bonifici bancari).

Il cittadino/contribuente deve, dunque, modificare i propri comportamenti e riorientare le sue abitudini di spesa allineandole alle esigenze fiscali anche perché la legislazione, in molte situazioni, impone al contribuente il dovere di dimostrare che il reddito accertato non è a lui attribuibile ovvero che le spese sostenute sono da riferirsi a redditi esenti o redditi esclusi da tassazione. Dimostrazione che risulterà più difficile se non si dispone di una documentazione idonea.

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TAG: Fisco

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