Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 07 dicembre 2011 alle ore 08:05.

di Marco Mobili
ROMA. Contribuenti messi a nudo davanti al Fisco. Con il pacchetto anti-evasione del decreto salva-Italia, l'amministrazione finanziaria potrà fare una vera e propria radiografia a tutti i cittadini per poi sottoporre a controllo quelli con indici di rischio più elevato.
Oltre a conoscerne i "guadagni" con le dichiarazioni dei redditi e, tra non molto, le loro capacità di spesa con il nuovo accertamento sintetico/redditometro, dal prossimo 1° gennaio il Fisco avrà piena visione di tutte le movimentazioni che interessano i rapporti intrattenuti con gli intermediari finanziari.
Ma cosa prevede esattamente l'articolo 11 della manovra? Come evidenziato sul Sole 24 Ore di lunedì scorso, dal 1° gennaio 2012 tutti gli operatori finanziari saranno obbligati a comunicare all'anagrafe tributaria periodicamente tutte le movimentazioni che hanno interessato i rapporti finanziari intrattenuti con i contribuenti e ogni altra informazione relativa a questi rapporti necessaria ai fini dei controlli fiscali. E come prevede lo stesso decreto che disciplina l'anagrafe tributaria (Dpr 605/73), dovranno essere comunicati le movimentazioni di ogni soggetto che intrattenga con l'intermediario finanziario, la banca o le Poste Spa, qualsiasi rapporto, o effettui, per conto proprio ovvero per conto o a nome di terzi, qualsiasi operazione di natura finanziaria.
Per conoscere i dettagli delle comunicazioni degli operatori finanziari si dovrà attendere un apposito provvedimento delle Entrate, che sarà concertato con le associazioni di categoria. In quell'occasione, come dispone lo stesso decreto salva-Italia, l'obbligo di comunicazione potrà essere esteso anche a ulteriori informazioni relative ai rapporti necessarie all'amministrazione per attivare i controlli.
L'obiettivo dichiarato dalla stessa disposizione del decreto legge n. 201/11, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale di ieri, è quello di consentire all'agenzia delle Entrate di potere utilizzare i dati delle comunicazioni fornite dagli operatori per l'individuazione dei contribuenti a maggior rischio di evasione su cui contrar le proprie strategie anti-evasione. Salta così la misura approvata non più tardi dell'agosto scorso che consentiva alle Entrate di potere ottenere comunicazioni bancarie "selettive".
Va detto che, ai fini degli accertamenti, la procedura di innesco per attivare l'indagine finanziaria - ed applicare al contribuente le presunzioni stabilite dalle specifiche norme di legge - non cambia. Sarà necessaria, infatti, l'apposita autorizzazione delle direzioni regionali o dei comandi della Guardia di Finanza. Ma è altrettanto vero che d'ora in poi l'amministrazione finanziaria, come detto, potrà conoscere nei dettagli lo stato della situazione finanziaria del contribuente e le sue specifiche movimentazioni, così da inserirlo tra i soggetti da andare a controllare.
La norma sull'obbligo periodico delle comunicazioni va letta in abbinata anche alle altre disposizioni anti-evasione e che completano la schermatura del contribuente sulle sue movimentazioni finanziarie: da una parte c'è la tracciabilità sopra i 1.000 euro per i pagamenti tra privati e dall'altra l'indagine finanziaria "d'ufficio" nel regime di trasparenza per i soggetti non congrui agli studi di settore.
Il nuovo regime di "trasparenza", infatti, prevede che, per i soggetti che non risultano in linea con gli studi di settore, verranno effettuati degli specifici controlli, articolati su tutto il territorio e tenendo conto delle apposite informazioni presenti nella specifica sezione dell'anagrafe tributaria. Sempre nei confronti dei "non congrui", viene stabilito che se gli stessi risultano anche "non coerenti" rispetto ai risultati degli indicatori degli studi, i controlli verranno effettuati prioritariamente con l'utilizzo dei poteri istruttori propri delle indagini finanziarie.
Come evidenziato su Il Sole 24 Ore di ieri, la norma sembra rivolgersi però anche ai soggetti che non aderiscono al nuovo regime di trasparenza, ma che rientrano semplicemente nel campo di applicazione degli studi. Insomma, un utilizzo delle movimentazioni finanziarie a tutto campo.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Permalink
Ultimi di sezione
-
Fisco
Dichiarazioni Iva, la check list dei controlli - Attenzione alle operazioni con l'estero
di Matteo Balzanelli e Massimo Sirri
-
ACCERTAMENTO E CONTENZIOSO
Transfer pricing con rischi penali minimi
di Antonio Iorio
-
PREVIDENZA E ASSISTENZA
Cassa integrazione al massimo per 24 mesi
di di Antonino Cannioto e Giuseppe Maccarone
-
PARLAMENTO E GIUSTIZIA
Meno vincoli sulle società tra avvocati
di Carmine Fotina e Giovanni Negri
-
FISCO E CONTABILITÀ
Dalla Cassazione via libera alla Tari differenziata per i bed & breakfast
di Pasquale Mirto
-
lavoro
Aiuto personalizzato per chi perde il posto