Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 02 gennaio 2012 alle ore 06:42.

My24

Il processo sommario di cognizione non si addice al giudice di pace. Le cause di competenza dei magistrati di prossimità, dunque, devono continuare a essere affrontate con il rito ordinario. Anche se il ricorso è finito sul tavolo del giudice di pace dopo che il tribunale si è dichiarato incompetente in base al valore della controversia.
L'ordinanza 23691/2011 della seconda sezione civile della Cassazione ha infatti stabilito il principio di diritto in base al quale «il procedimento sommario previsto dagli articoli 702-bis e seguenti del Codice di procedura civile può essere applicato esclusivamente nelle controversie di competenza del tribunale in composizione monocratica, con la conseguente esclusione, tra le altre, delle controversie di competenza del giudice di pace».
Il processo sommario è stato varato con la riforma del processo civile dell'estate 2009 (legge n. 69), nella stessa tornata legislativa della mediazione per intendersi. Dal 4 luglio 2009, dunque, è possibile, su istanza di parte, attivare il processo civile con il nuovo rito, più snello e veloce rispetto a quello ordinario. C'è da dire che l'esperienza di questi primi anni di applicazione della novità non è stata esaltante. Tutt'altro. I dati disponibili parlano di percentuali minime di utilizzo dello strumento di deflazione del contenzioso civile. E ora la Cassazione, con una ordinanza peraltro assolutamente rispettosa del dettato normativo, ricorda quali sono gli spazi di operatività. Quelli cioè delle controversie di competenza del tribunale in composizione monocratica. A sollevare la questione è stato il tribunale di Busto Arsizio, in Provincia di Varese, che si è trovato a rispondere a un avvocato che voleva indietro da una cliente i 685 euro di una parcella non onorata utilizzando il rito semplificato.
Nel successivo regolamento di competenza sollevato dal tribunale, la Cassazione ha ricordato come il processo sommario di cognizione non trovi applicazione sempre e in modo indiscriminato, perché presupposto essenziale è che la controversia rientri nella competenza, per valore o per materia, del tribunale monocratico.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Shopping24

Dai nostri archivi