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Questo articolo è stato pubblicato il 19 gennaio 2012 alle ore 13:03.

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1. All'articolo 10, comma 2, primo periodo del decreto legge 13 maggio 2011, n. 70, convertito, con modificazioni, dalla legge 12 luglio 2011, n. 106, sono aggiunte, in fine, le seguenti: «, e definito un piano per il graduale rilascio, a partire dai comuni identificati con il medesimo decreto, della carta d'identità elettronica sul territorio nazionale».

2. All'articolo 3 del regio decreto 18 giugno 1931, n. 773, come da ultimo modificato dall'articolo 10, comma 5, del decreto legge 13 maggio 2011, n. 70, convertito in legge del 12 luglio 2011, n. 106 sono apportate le seguenti modifiche:
a) al comma 2, terzo periodo, le parole: «rilasciate a partire dal 1° gennaio 2011 devono essere munite della fotografia e» sono sostituite dalle seguenti: «di cui all'articolo 7-vicies-ter del decreto legge 31 gennaio 2005, n. 7, convertito con modificazioni dalla legge 31 marzo 2005, n. 4 e successive modifiche e integrazioni, devono essere munite anche»;
b) il comma 5 è sostituito dal seguente: «La carta di identità valida per l'espatrio rilasciata ai minori di età inferiore agli anni quattordici può riportare, a richiesta, il nome dei genitori o dì chi ne fa le veci. L'uso della carta d'identità ai fini dell'espatrio dei minori di anni quattordici è subordinato alla condizione che essi viaggino in compagnia di uno dei genitori o di chi ne fa le veci, o che venga menzionato, in una dichiarazione rilasciata da chi può dare l'assenso o l'autorizzazione, il nome della persona, dell'ente o della compagnia di trasporto a cui i minori medesimi sono affidati. Tale dichiarazione è convalidata dalla questura o dalle autorità consolari in caso di rilascio all'estero».

3. All'articolo 1 della legge 24 dicembre 1954, n. 1228, come modificato dall'articolo 50 del decreto legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito nella legge 30 luglio 2010, n. 122, il comma 6 è sostituito dal seguente: «6. L'Indice nazionale delle anagrafi (Ina) promuove la circolarità delle informazioni anagrafiche essenziali al fine di consentire alle amministrazioni pubbliche centrali e locali collegate la disponibilità, in tempo reale, dei dati relativi alle generalità, alla cittadinanza, alla famiglia anagrafica, all'indirizzo anagrafico delle persone residenti in Italia e dei cittadini italiani residenti al l'estero iscritti nell'Anagrafe della popolazione italiana residente all'estero (Aire), certificati dai comuni e, limitatamente al codice fiscale, dal l'agenzia delle Entrate».

4. Entro 180 giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto sono apportate le necessarie modifiche finalizzate ad armonizzare il decreto del ministro dell'Interno, di concerto con il ministro della Funzione pubblica ed il ministro per l'Innovazione e le tecnologie, del 13 ottobre 2005, n. 240, recante il «Regolamento di gestione dell'indice nazionale delle anagrafi (Ina)», pubblicato nella «Gazzetta ufficiale» della Repubblica 16 maggio 2005, n. 112, S.O., con la disposizione di cui all'articolo 1, comma 6, della legge 24 dicembre 1954, n. 1228.

5. Fatto salvo quanto previsto dall'articolo 50 del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, al fine di soddisfare eventuali prestazioni di elaborazioni aggiuntive riguardanti i dati contenuti nell'Indice nazionale delle anagrafi (Ina), di cui all'articolo 1 della legge 24 dicembre 1954, n. 1228, ovvero nei casi in cui venga richiesta per pubbliche finalità ed ove possibile la certificazione dei dati contenuti nell'Ina, il Dipartimento per gli affari interni e territoriali può stipulare convenzioni anche a titolo oneroso con enti, istituzioni ed altri soggetti che svolgono pubbliche funzioni. I relativi proventi, che sono utilizzati allo scopo di implementare la banca dati e di potenziare le infrastrutture informatiche, nonché per la reingegnerizzazione dei sistemi utilizzati, sono versati in un capitolo di entrata del bilancio dello Stato appositamente istituito, per essere successivamente riassegnati con decreto del ministero dell'Economia e delle finanze al capitolo di spesa 1284 pg. 1, dell'unità previsionale di base 2.2.1. funzionamento - denominato "spese per attività di gestione e manutenzione e messa in esercizio degli applicativi in uso per la gestione del centro nazionale servizi demografici, dell'Indice nazionale delle anagrafi del sistema di accesso interscambio anagrafico e rilascio della carta di identità elettronica", dello stato di previsione del ministero del l'Interno.

6. Ai fini dell'individuazione di un codice unico identificativo da utilizzare nell'ambito dei processi di interoperabilità e di cooperazione applicativa che definiscono il sistema pubblico di connettività, ai sensi dell'articolo 72 del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, e successive modificazioni, l'amministrazione finanziaria attribuisce d'ufficio il codice fiscale ai cittadini iscritti nell'Anagrafe degli italiani residenti all'estero (Aire) ai quali non risulta attribuito, previo allineamento dei dati anagrafici in possesso degli uffici consolari e delle Aire comunali.

7. All'atto dell'iscrizione nell'Aire e ai fini dell'attribuzione del codice fiscale, i Comuni competenti trasmettono all'anagrafe tributaria, per il tramite del ministero dell'Interno, i dati di cui all'articolo 4, comma 1, lettera a) del Dpr 29 settembre 1973, n. 605, con l'aggiunta della residenza all'estero e con l'eccezione del domicilio fiscale, in luogo del quale è indicato il Comune di iscrizione nell'Aire. Con le stesse modalità i Comuni trasmettono all'anagrafe tributaria ogni variazione che si verifica nelle proprie anagrafi riguardanti i cittadini iscritti nell'Aire.

8. La rappresentanza diplomatico-consolare competente per territorio comunica ai cittadini residenti all'estero l'avvenuta attribuzione d'ufficio del codice fiscale.

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