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Questo articolo è stato pubblicato il 02 febbraio 2012 alle ore 06:42.

Il provvedimento all'esame, inoltre, individua le segnalazioni qualificate con cui i Comuni potranno partecipare alla lotta all'evasione contributiva. Dove per segnalazioni qualificate si intendono quelle posizioni riferite a soggetti nei confronti dei quali si possono evidenziare, «senza ulteriori elaborazioni logiche», comportamenti evasivi o elusivi.
In questo senso i sindaci potranno puntare i riflettori sui loro concittadini che svolgono attività edilizia omettendo la denuncia contributiva dovuta dall'impresa, così come il commercio ambulante o su area pubblica pur se sprovvisti della comunicazione unificata ai fini fiscali, amministrativi e previdenziali, nonché della denuncia contributiva dell'impresa. A queste categorie si aggiungono anche commercianti e artigiani che omettono sia la comunicazione unificata sia la denuncia Inps dell'impresa.
Le segnalazioni qualificate dovranno essere inviate al l'agenzia delle Entrate, alla Guardia di Finanza e all'Inps e saranno utilizzate per predisporre i rispettivi piani annuali di controllo.
Nell'allegato al provvedimento sono individuati anche i destinatari delle differenti segnalazioni divisi per ambito di intervento (si veda la tabella in pagina). Così, ad esempio, i sindaci dovranno segnalare alle Fiamme Gialle chi svolge attività commerciali o professionali senza partita Iva, le affissioni pubblicitarie o i finti circoli ricreativi, nonché gli imprenditori che partecipano ad abusi edilizi, proprietà o diritti reali sugli immobili privi di contratti registrati. Per quelli non indicati in dichiarazione la competenza sarà delle Entrate. L'Agenzia, inoltre, si aspetta dai sindaci le segnalazioni sulle attività professionali o commerciali diverse da quelle indicate nella partita Iva, quelle sui professionisti legati ad abusi edilizi, le omesse dichiarazioni Ici così come le violazioni su Tarsu e Tia per le rendite catastali, mentre le locazioni in nero andranno alla Gdf.
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Come vengono coinvolti i sindaci
GLI ATTI SOTTO LA LENTE
I Comuni trasmettono le segnalazioni o all'agenzia delle Entrate o alla GdF. Nel mirino finiscono atti, fatti e negozi che evidenziano, senza ulteriori elaborazioni logiche, comportamenti evasivi e/o elusivi. In queste ipotesi i dati che i Comuni devono indicare sono: nome e cognome, codice fiscale o partita Iva. Va stipulata una convenzione di cooperazione informatica tra Comune e Agenzia
I DATI CATASTALI
Per la trasmissione delle segnalazioni rilevanti ai fini dell'accertamento fiscale dei tributi statali all'agenzia del Territorio i Comuni utilizzano il «Portale dei Comuni». Oltre a nome, cognome, codice fiscale o partita Iva le segnalazioni devono riportare anche le informazioni che consentono di identificare gli immobili sotto il profilo catastale
SOFTWARE AD HOC
Per quanto riguarda l'Inps, le segnalazioni che vanno trasmesse direttamente all'Istituto sono quelle rilevanti ai fini dell'accertamento dei contributi previdenziali e assistenziali. Dopo la stipula della convenzione di cooperazione informatica tra il Comune e l'ente di previdenza è messa a disposizione una procedura informatica ad hoc per effettuare la segnalazione
IL GETTITO AL COMUNE
Gli avvisi di accertamento notificati e gli accertamenti con adesione perfezionati sono tracciati sino alla riscossione delle maggiori imposte, interessi e sanzioni correlati agli elementi di rettifica o accertamento. Dopo la riscossione, le somme incassate vanno ai Comuni che hanno contribuito all'accertamento
L'AGGIORNAMENTO
L'agenzia del Territorio rende disponibili agli enti locali le informazioni sugli atti collegati alle segnalazioni effettuate nel Portale per i Comuni. Viene poi previsto un riepilogo periodico delle segnalazioni e degli atti di accertamento conseguenti che viene trasmesso all'Anci
LA COMPARTECIPAZIONE
Gli avvisi di accertamento notificati, riferiti in tutto o in parte alle segnalazioni trasmesse dai Comuni all'Inps, sono tracciati sino alla riscossione delle sanzioni civili, a seguito della quale è destinata la quota di compartecipazione ai Comuni che hanno contribuito all'accertamento

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