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Questo articolo è stato pubblicato il 15 marzo 2012 alle ore 18:53.
La pensione sociale, in vigore fino al 1995, è stata sostituita dall'assegno sociale che consiste in una prestazione assistenziale erogata, anche in assenza di versamenti contributivi, ai cittadini le cui condizioni economiche sono disagiate. Attualmente può ottenerlo chi ha almeno 65 anni di età, anche se la recente riforma delle pensioni ha apportato delle modifiche. È, infatti, prevista l'applicazione dell'aspettativa di vita già a partire dal 2013. Inoltre, dal 2018 vi sarà un'ulteriore elevazione dell'età di ammissione di un anno. Viene corrisposto esclusivamente a chi risiede e dimora stabilmente in Italia. L'Inps ne sospende l'erogazione se il beneficiario soggiorna all'estero per più di un anno (sempre che non sia malato). Anche i cittadini comunitari che hanno una regolare residenza in Italia possono ricevere l'assegno sociale sempre che siano in grado di dimostrare di avere soggiornato, in regola, continuativamente, nel nostro territorio per almeno 10 anni. Per il 2012 l'importo dell'assegno sociale è pari a 429 euro. La prestazione viene modulata in base al reddito posseduto.
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