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Questo articolo è stato pubblicato il 15 marzo 2012 alle ore 18:51.
La legge consente al lavoratore o al pensionato la facoltà di coprire su domanda, con contributi da riscatto, periodi, altrimenti scoperti, in cui vi è stata omissione nel versamento di contributi che non possono essere recuperati essendo intervenuta la prescrizione, ovvero di situazioni in cui non vi era l'obbligo del versamento contributivo. A differenza dei contributi figurativi, il cui accredito è gratuito, il riscatto è sempre a titolo oneroso. A titolo di esempio, è possibile riscattare i periodi relativi a: corso legale di laurea; periodi di lavoro svolto con contratto part time; i periodi di lavoro socialmente utili per la copertura delle settimane utili per il calcolo della misura delle pensioni; la maternità che si colloca al di fuori del rapporto di lavoro. L'importo da pagare (onere di riscatto) viene notificato dall'Inps. Il pagamento può essere effettuato: in unica soluzione, entro 60 giorni dalla data di ricezione del provvedimento; o in forma rateizzata, con un massimo di 60 rate mensili, con la maggiorazione degli interessi.
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