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Questo articolo è stato pubblicato il 19 aprile 2012 alle ore 12:02.

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Taci, il fisco ti ascolta. Anzi sa quanto parli. La lotta all'evasione corre sempre di più sul filo del telefono. Il cervellone del Fisco si arricchirà di tutti i dati sulle utenze telefoniche domestiche. In pratica, gli operatori dovranno comunicare non solo i contratti con la clientela business (per intenderci imprese e professionisti) ma anche quelli con i privati cittadini. E non c'è solo la vecchia cornetta di casa, ormai con sempre meno appeal. Il fisco guarda alle nuove tecnologie: cellulari e smartphone. Anche il credito della telefonia mobile acquistato dell'anno finirà nel cervellone dell'Anagrafe tributaria. È quanto prevede il provvedimento n. 2012/10563 dell'Agenzia pubblicato giovedì 19 aprile. Il flusso più corposo di dati richiesto ai gestori spiega un termine più ampio per la comunicazione delle informazioni relative al 2011: ci sarà tempo fino al prossimo 1° ottobre (il termine del 30 settembre previsto dal provvedimento cade, infatti, di domenica e slitta automaticamente dal giorno successivo). Mentre a partire dal prossimo anno in poi la deadline sarà il 30 aprile.

Insomma i controlli del Fisco potranno contare anche sul telefonometro. Il numero di utenze registrate sarà un altro tassello per ricostruire il tenore di vita del contribuente e consentire al fisco di individuare chi dichiara molto meno di quanto effettivamente spende.

La super anagrafe di spese e conti correnti
Al telefonometro, poi, si aggiungeranno anche i dati dello spesometro (guarda la videochat): i commercianti dovranno comunicare al fisco l'identikit (codice fiscale e importo speso) di chi ha effettuato acquisti oltre i 3.600 euro nel secondo semestre del 2011. Ma presto arriveranno anche le informazioni relative ai conti correnti bancari: gli istituti di credito e gli intermediari dovranno segnalare – così come previsto dal decreto salva-Italia di dicembre – i saldi e i principali movimenti effettuati dai correntisti. Da qui, poi, l'amministrazione finanziaria potrà costruire una black list di contribuenti a rischio evasione da mettere sotto controllo.

Le richieste del Garante della privacy
Il provvedimento attuativo è in arrivo e dovrebbe fissare la scadenza per l'invio dei dati 2011 entro il prossimo autunno. Ieri è arrivato un parere a denti strettissimi del Garante della privacy, Francesco Pizzetti, sullo schema di provvedimento relativo alla super Anagrafe bancaria accompagnato da una raccomandazione: «L'ingente flusso di dati e la loro concentrazione presso un unico soggetto rende indispensabili misure di sicurezza di natura tecnica e organizzativa particolarmente rigorose, sia per la trasmissione dei dati che per la loro conservazione».

L'Agenzia dovrà precisare i tempi di conservazione dei dati
Ora la palla passa nel campo dell'Agenzia che dovrà precisare i tempi di conservazione dei dati nell'Anagrafe tributaria e, una volta scaduti, dovrà essere prevista la cancellazione automatica. Concluso anche questo passaggio burocratico, il cerchio si stringerà ulteriormente. A quel punto bisognerà stare molto attenti a quanto si spende, a quanto si muove in banca e da ora anche a quanto si parla al telefono.

Il comunicato dell'Agenzia delle Entrate

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