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Questo articolo è stato pubblicato il 23 aprile 2012 alle ore 13:46.

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Richiamo di Elsa Fornero ai sindaci delle Casse previdenziali di nomina ministeriale. In una recente lettera, il ministro del Lavoro detta ai collegi dei revisori degli enti la nuova "road map". I verbali dovranno essere trasmessi con rapidità al termine di ogni seduta; è richiesta una partecipazione più assidua e «un'attenta rendicontazione delle problematiche affrontate»; non sarà più sufficiente comunicare «l'assenza di osservazioni su argomenti all'ordine del giorno del cda o delle assemblee».

Fornero (ma la lettera è a firma del direttore generale Edoardo Gambacciani) chiede ai sindaci "ministeriali" di diventare occhi e orecchie del ministro sull'attività delle Casse. Il motivo principale che ha spinto il ministero a inviare la lettera è relativo alle riforme e all'inserimento delle Casse nel perimetro della finanza pubblica: il ruolo dei sindaci è «indispensabile» alla luce dei «recenti interventi normativi che hanno coinvolto anche detti enti (casse, ndr) in quanto attratti nel sistema di finanza pubblica prima sul piano amministrativo gestionale (contenimento delle spese generali e per il personale) e poi, con strumenti assai incisivi, sul piano previdenziale con il richiamo all'assunzione di misure di maggior rigore a tutela della sostenibilità delle gestioni».

A proposito di finanza pubblica, nella lettera è segnalato il decreto legge numero 16 del 2 marzo che ha chiarito per l'anno 2011 e 2012 «la riferibilità agli elenchi Istat redatti rispettivamente nel 2010 e nel 2011 ai fini dell'applicazione delle disposizioni in materia di finanza pubblica».

L'obiettivo di Fornero è dunque quello di «ottimizzare il collegamento e il raccordo tra ministero e sindaci designati». La richiesta è: il ministero vuole sistematiche «informative sulle questioni di maggiore rilievo affrontate nelle sedute». Nella lettera viene indicato tra l'altro il «monitoraggio degli investimenti finanziari».

Un tema di attualità, quello degli investimenti finanziari delle Casse, dopo il recente avviso di garanzia per truffa aggravata nei confronti di Eolo Parodi, il presidente di Enpam, l'ente pensione dei medici (315mila iscritti e 11 miliardi di patrimonio). Parodi ieri si è autosospeso dall'incarico lasciando le deleghe al vice, Alberto Oliveti. «Intendo affrontare a testa alta le vicende su cui la magistratura sta facendo accertamenti, nella certezza di avere la coscienza a posto», ha dichiarato Parodi al momento dell'autosospensione. La vicenda è quella degli strumenti finanziari derivati per la quale è indagato per truffa aggravata anche Maurizio Dallocchio, ex consigliere esperto di Enpam e docente dell'università Bocconi. I magistrati romani Nello Rossi e Corrado Fasanelli hanno aperto poi un filone immobiliare: martedì hanno chiesto ai militari della Guardia di finanza, coordinati dal colonnello Pietro Bianchi, di effettuare una serie di perquisizioni in relazione alla compravendita del palazzo Rinascente di Milano e di un edficio di via del Serafico a Roma. Su questa storia, Fornero ha chiesto chiarimenti alla Covip, l'authority che vigila sulla previdenza italiana, e appunto al collegio sindacale Enpam.

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