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Questo articolo è stato pubblicato il 25 agosto 2012 alle ore 08:17.

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ROMA
Primi passi per il nuovo sistema di valutazione delle istituzioni scolastiche e dei presidi. E, ora è ufficiale, nella scuola ripartiranno i concorsi (fermi ormai dal 1999). Il 24 settembre prossimo il ministero dell'Istruzione pubblicherà un bando per titoli ed esami, su base regionale, per assumere 12mila nuovi docenti, 11.892 per l'esattezza, su posti risultati vacanti e disponibili, confermando così l'impegno del ministro Francesco Profumo a portare nuovi giovani in cattedra (l'età media dei professori oggi si aggira intorno ai 50 anni).
A fine ottobre, spiegano dal ministero dell'Istruzione (Miur), ci sarà una prova selettiva (batteria di test uguale per tutte le classi di concorso), visto il (prevedibile) elevato numero di potenziali candidati. A gennaio sarà svolto il test scritto (che conterrà anche una prova strutturata di verifica delle competenze disciplinari), in modo tale da avere i tempi per svolgere l'orale (che vedrà l'inserimento della simulazione di una lezione, per verificare l'abilità didattica) e pubblicare le graduatorie in tempo utile per le immissioni in ruolo al 1° settembre 2013.
A questo primo bando seguirà una seconda selezione (presumibilmente entro maggio 2013), che sarà disciplinata da nuove regole di reclutamento in fase di preparazione (attualmente, i posti vacanti devono essere coperti al 50% dai concorsi e al 50% attingendo dalle graduatorie). Questo significherà, quindi, che sempre a settembre 2013, oltre ai 12mila docenti che verranno assunti con il nuovo concorso, saranno messi a disposizione ulteriori 12mila posti che saranno coperti attingendo dalle graduatorie a esaurimento (dove oggi sono parcheggiati circa 200mila precari). Entro quest'anno, poi, saranno assegnati agli atenei altri 15 milioni di euro (ma la spesa annua a regime sarà di 90 milioni) che consentirà alle università, appunto, di assumere tra i 2.500 e i 3mila docenti.
La notizia dello sblocco dei concorsi dopo 13 anni di attesa non ha fatto finire in secondo piano l'atteso via libera, ieri, in prima lettura, da parte del Consiglio dei ministri dello schema di regolamento che fa decollare il nuovo sistema nazionale di valutazione (l'Snv), per dare le pagelle a scuole e dirigenti. Il Cdm ha anche ratificato l'immissione in ruolo, dal 1° settembre 2012, di 21.112 docenti e 1.231 presidi.
Il provvedimento sul nuovo Snv (dopo il mezzo passo falso al Cdm del 10 agosto) potrà ora iniziare il suo iter ufficiale, che si completerà con l'acquisizione dei pareri del Parlamento, del Consiglio di Stato, della Conferenza unificata e un nuovo ok del Governo. Soddisfazione è stata espressa dal sottosegretario Elena Ugolini: «Le nuove norme riprendono le migliori esperienze internazionali. Puntando su un'idea di fondo: che è quella, per le scuole, di avere un punto di riferimento esterno con cui paragonarsi». Positivi anche i commenti di Francesca Puglisi (Pd), Francesco Scrima (Cisl-Scuola) e dell'ex-ministro Mariastella Gelmini (Pdl). Mentre la bozza di provvedimento è bocciata da Domenico Pantaleo (Flc-Cgil), che ha annunciato per la ripresa dell'attività scolastica «una campagna a tappeto per modificare il testo».
Il nuovo sistema di valutazione farà perno sull'Invalsi, affiancato però da Indire e ispettori ministeriali. Non sono previsti premi o sanzioni e si partirà con l'autovalutazione delle performance delle scuole (e dei presidi). Solo dopo scatteranno i controlli esterni. «Il riordino dell'Snv è un atto necessario e urgente – ha commentato Massimo Di Menna (Uil Scuola) –, ma ora va rafforzato il ruolo dei docenti».
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11.892 docenti Tornano i concorsi nella scuola Il 24 settembre il Miur pubblicherà un bando per assumere giovani prof
15 milioni di euro Nuovi fondi agli atenei Entro l'anno le università potranno assumere 2.500-3mila prof di II fascia

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