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Questo articolo è stato pubblicato il 01 febbraio 2013 alle ore 07:44.

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Prosegue anche a febbraio la discesa nei valori del tasso di riferimento per il credito agevolato a industria, commercio, artigianato, editoria, industria tessile e zone sinistrate del Vajont (settore industriale); la misura del parametro in vigore dal primo del mese si fissa infatti sul valore del 4,63% con una diminuzione di 0,25 punti percentuali rispetto al valore del 4,88% in vigore a gennaio.


Con la presente variazione, peraltro di intensità decisamente più elevata rispetto alle precedenti, diventano sei i periodi di diminuzione consecutiva che si sono verificati nei valori dell'indicatore e che, oltre ad aver annullato gli effetti degli incrementi intervenuti a metà 2012, hanno riportato il valore del parametro sugli stessi livelli di inizio 2011.

Ribadiamo che gli attuali valori dei tassi di riferimento, e di conseguenza dei tassi agevolati ad essi collegati, sono stati calcolati in base alle commissioni onnicomprensive a favore degli istituti di credito in vigore per l'anno 2012. Pertanto, in caso di variazione di dette commissioni per l'anno 2013, anche i valori dei tassi di riferimento e dei tassi agevolati ad essi collegati varieranno retroattivamente a far data dal primo gennaio.

Una stabilità si segnala per il tasso di riferimento comunitario da applicare per le operazioni di attualizzazione e rivalutazione per concessione di incentivi a favore delle imprese, dopo l'ultima variazione avvenuta con decorrenza dal primo gennaio scorso che ha fissato i valori dell'indicatore all'attuale 1,66%, con un decremento complessivo dello 0,10 per cento rispetto all'1,76% precedentemente in vigore.
In conseguenza di questa evoluzione fanno segnalare una generalizzata stabilità anche tutti i tassi agevolati collegati a questo indicatore, tra i quali quelli dei parametri per la legge 1329/65 Sabatini e 598/94, le cui misure dipendono direttamente dal valore del tasso di attualizzazione comunitario.

Resta stabile il tasso di sconto comunitario dopo la decisione della Banca centrale europea che ha variato dello 0,25% il livello del tasso minimo di offerta sulle operazioni di rifinanziamento principali dell'Eurosistema, con validità a partire dall'operazione con regolamento 11 luglio 2012, fissando il valore del parametro allo 0,75% rispetto alla precedente misura dell'1,00 per cento.

Si rafforza anche la tendenza alla diminuzione in atto nell'evoluzione dei valori dei rendimenti effettivi lordi dei titoli pubblici; Il dato per dicembre 2012 del rendistato si fissa infatti al 3,660% con una diminuzione, pari allo 0,247%, rispetto al valore di 3,907% fatto segnare a novembre.
Rammentiamo che all'andamento del rendistato è direttamente legato il valore del tasso di riferimento di cui rappresenta la componente variabile, unitamente al valore della commissione onnicomprensiva a favore degli istituti di credito che, al contrario, resta fissa per tutto l'anno.

Dopo molti mesi di diminuzioni consecutive si rileva una inversione di tendenza nell'evoluzione dei valori medi mensili dell'Euribor, per i quali a gennaio si registrano andamenti in crescita. Le misure medie mensili relative all'Euribor (Euro interbank offered rate) tre mesi, tasso di riferimento per il mercato interbancario, si attestano infatti sul valore di 0,201% a fronte del precedente 0,186% con una variazione dello 0,015% per l'indicatore a base 360; sul valore di 0,204% a fronte dello 0,189% con una analoga variazione dello 0,015% per l'indicatore a base 365.

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