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Questo articolo è stato pubblicato il 22 febbraio 2013 alle ore 07:38.

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Com'era prevedibile, la direttiva emanata a gennaio dal ministero delle Infrastrutture sulle emergenze-neve non è bastata: i divieti e le limitazioni di circolazione sono stati disomogenei anche durante "Big Snow", l'ondata di maltempo che ha colpito l'Italia la settimana scorsa. Col risultato di creare ancora una volta confusione e maxi-ingorghi. Così il ministero dell'Interno, alla vigilia delle nevicate di queste ore, ha disposto che i prefetti dei capoluoghi di regione coordinino le misure di quelli delle altre province.

La disposizione è arrivata con la circolare n. 14520/110(7), firmata il 18 febbraio dal capo di Gabinetto del ministro dell'interno. È solo l'ultimo atto di una storia cominciata nel 2005, quando l'allora capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, si scagliò contro i gestori autostradali e la disorganizzazione del sistema di controllo del traffico durante l'ennesima nevicata che bloccò il Nord. Fu così emanato il Dpr 180/06: in pratica si costituì un centro nazionale di coordinamento (che dall'aprile 2010 si chiama Viabilità Italia) e si cominciarono a predisporre i piani neve, stagione per stagione. A luglio 2010 si aggiunse la possibilità per i gestori di strade di prescrivere l'obbligo di avere i pneumatici invernali montati o le catene a bordo per l'intera stagione fredda.

Però è rimasto invariato il potere di prendere misure di emergenza, come il blocco della circolazione o il contingentamento del traffico pesante: su questo, il Codice della strada è rimasto invariato e lo assegna ai prefetti in ambito extraurbano (articolo 6) e ai sindaci in ambito urbano (articolo 7). Di qui ritardi nell'assunzione di certe decisioni (come nella nevicata di Firenze nel dicembre 2010) o giungle di provvedimenti diversi in aree vicine in cui le condizioni meteorologiche e della viabilità sono fondamentalmente analoghe.

In particolare, capita che un prefetto non limiti la circolazione, che scorrendo si sposta anche verso la provincia limitrofa, dove invece è stato istituito un blocco. Qui si accumulano veicoli che non possono andare avanti e che non si riesce a far parcheggiare in aree sicure e con qualche confort.

Per questo, il 28 gennaio il ministero delle Infrastrutture ha emanato una direttiva che, oltre ad affrontare il tema degli obblighi stagionali su gomme e catene, illustra come si possono prendere provvedimenti omogenei. Ma le direttive ministeriali non hanno valore vincolante, tanto più su organi che appartengono ad altre amministrazioni. E le Prefetture dipendono dal ministero dell'interno.

Così la circolare partita il 18 febbraio dal Viminale cerca di rimediare, dando ai prefetti dei capoluoghi di regione un ruolo di coordinamento tra quelli delle varie province della stessa regione. Si torna poi a raccomandarsi di tenere stretti contatti con Viabilità Italia.

Raccomandazioni analoghe nella circolare del 20 febbraio, la n. 17171/115(1), sull'emergenza maltempo durante le prossime due giornate elettorali, domenica e lunedì prossimi. Viene inoltre raccomandato di far intervenire i Vigili del fuoco e di avvalersi delle forze di polizie per garantire l'accesso ai seggi.

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