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Questo articolo è stato pubblicato il 09 marzo 2013 alle ore 08:20.

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MILANO
Attese dagli operatori, i rinvii delle scadenze relative allo spesometro e alla comunicazione dei beni ai soci trovano ora conferma da parte dell'agenzia delle Entrate: Non si conoscono ancora le nuove date anche se i "posticipi" non saranno lunghi.
Lo spesometro
Per quanto riguarda lo spesometro sarà fissato un nuovo termine in vista dell'emanazione di un provvedimento dell'Agenzia che recepisca le novità legislative e fissi modello e istruzioni tecniche dell'adempimento. Entro il 30 aprile 2013 avrebbe dovuto essere inviata la lista delle operazioni rilevanti ai fini Iva del 2012.
In particolare, vanno segnalate le cessioni di beni e le prestazioni di servizi per le quali è previsto l'obbligo di emissione della fattura effettuate da soggetti passivi Iva nei confronti di clienti e fornitori a prescindere dall'importo e le cessioni per le quali non è previsto l'obbligo di emissione della fattura – in pratica, quelle effettuate verso i consumatori finali – di importo pari o superiore a 3.600 euro (Iva compresa).
Lo spesometro del 2013 è molto diverso da quello del 2012 a seguito delle modifiche apportate dal Dl 16/2012 all'articolo 21, comma 1, del Dl 78/2010. Il vecchio spesometro relativo alle operazioni del 2010 e del 2011, tra le altre cose, prevedeva un limite di 3.600 euro anche per le operazioni tra imprese (quelle "business to business").
Sull'impianto dello spesometro, peraltro, nei mesi scorsi erano arrivate dalle categorie diverse proposte di semplificazione che potrebbero ora essere recepite dall'amministrazione finanziaria.
Si è evidenziato, per esempio, come per le operazioni inferiori a 300 euro dovrebbe essere possibile (sulla base di una scelta facoltativa del contribuente) un invio riepilogativo, così come per la compilazione del modello si è sottolineata da più parti l'opportunità di prevedere espressamente che le operazioni siano indicate singolarmente in modo puntuale (in modo da permetterne in modo automatico la selezione direttamente dalla contabilità).
Comunicazione beni ai soci
Entro il prossimo 2 aprile le imprese avrebbero dovuto trasmettere l'elenco di tutti beni affidati in godimento a soci e familiari. Questo, non solo per il 2011, anno di prima applicazione della norma (articolo 2 del Dl 138, entrato in vigore 17 settembre 2011), ma anche per il 2012. Come anticipato sul Sole 24 Ore dell'8 febbraio scorso, il termine del 2 aprile 2013 subirà però uno slittamento.
Il rinvio sarà disposto all'interno di un provvedimento dell'Agenzia che approverà modello e istruzioni e che apporterà modifiche anche alla disciplina di questo adempimento accogliendo le istanze di semplificazione proposte dalle associazioni di categoria. I problemi applicativi e la sovrapposizione con altri obblighi, infatti, hanno suscitato nei mesi scorsi le critiche degli operatori che hanno chiesto in più occasioni una revisione delle regole applicative. Una revisione che, fanno sapere dalle Entrate, si sta ora mettendo a punto nell'ambito del più ampio tavolo delle semplificazioni.
Si ritiene necessario, per esempio, valutare la possibilità di esonerare dalla comunicazione le situazioni in cui, alla luce dei chiarimenti forniti dalla stessa Agenzia con circolari n. 24 e 36 del 2012, non vi sia materia imponibile in capo agli utilizzatori ovvero si riscontrino costi indeducibili in capo al concedente. In pratica, dovrebbe essere chiarito che l'imprenditore individuale che utilizza il veicolo aziendale anche per propri fini personali, non deve effettuare alcuna comunicazione nei casi in cui i costi indeducibili siano superiori al fringe benefit a lui imputabile.
D'altro canto, gli operatori fanno notare come la disciplina della comunicazione dei beni dati in uso ai soci o familiari approvata con Provvedimento del Direttore del 16 novembre 2011 non tenga conto degli indirizzi espressi nel frattempo dall'Agenzia, come la risposta contenuta al punto 5.3 della circolare n. 25 del 2012 in cui si afferma che vanno indicati non solo i finanziamenti effettuati (come oggi previsto dal tracciato telematico) ma anche quelli ricevuti dai soci.
Inoltre, nell'attuale tracciato è previsto uno specifico codice per individuare la "comunicazione negativa", imponendo di fatto all'impresa che non ha concesso beni in uso di dichiararlo comunque, creando un adempimento superfluo.
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Le vecchie date
2 aprile
Beni ai soci
Entro il prossimo 2 aprile (la scadenza originaria del 31 marzo coincide con la Pasqua) le imprese dovrebbero trasmettere l'elenco di tutti beni affidati in godimento a soci e familiari. Questo, non solo per il 2011, anno di prima applicazione della norma (articolo 2 del Dl 138, entrato in vigore il 17 settembre 2011), ma anche per il 2012
30 aprile
Spesometro
Entro il 30 aprile 2013 dovrebbe essere inviata la lista delle operazioni rilevanti ai fini Iva del 2012. In particolare, vanno segnalate le cessioni di beni e le prestazioni di servizi per le quali è previsto l'obbligo di emissione della fattura effettuate da soggetti passivi Iva nei confronti di clienti e fornitori a prescindere dall'importo e le cessioni per le quali non è previsto l'obbligo di emissione della fattura – in pratica, quelle effettuate verso i consumatori finali – di importo pari o superiore a 3.600 euro (Iva compresa). L'obbligo riguarda tutti i soggetti Iva inclusi quelli che adottano i regimi di contabilità semplificata, residuale o delle nuove iniziative, ma esclusi i minimi

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