L'austerity di Monti ha fatto incassare al Fisco 424 miliardi nel 2012. Quella di Berlusconi 412
All'Erario 11,7 miliardi di euro in più rispetto al 2011. Boom per l'imposta dei redditi di natura finanziaria (+46,8%). In crescita Irpef e Ires, in calo l'Iva (meno 2,2 miliardi di euro)
di Marco lo Conte
1. L'austerità vale 11,7 miliardi in più

Quanto hanno reso alle casse del Fisco le misure di Austerity adottate dal governo Monti? Nel Bollettino delle entrate tributarie relativo all'anno solare 2012 è possibile ricavare la fotografia del rapporto – contrastato, complesso e confluttuale – tra l'Erario e i contribuenti. Il dato complessivo indica le entrate a quota 423,9 miliardi di euro, con un aumento delle entrate pari al 2,8%, il che significa che lo Stato ha incassato 11,7 miliardi più del 2011: denaro prezioso da destinare, oltre che alla macchina della pubblica amministrazione, alla spesa per il pagamento degli interessi sul debito, in continua crescita.
E' appena il caso di segnalare che le entrate tributarie erariali mostrano una crescita tendenziale ancora più sostenuta, ossia del 3,2%, se, ai fini di un confronto omogeneo, il risultato è calcolato al netto dell'imposta sostitutiva sul leasing immobiliare una tantum registrata nel mese di aprile 2011.
Nel dettaglio, le imposte dirette hanno fatto registrare un incremento del 4,9%, portando a 228,7 miliardi di euro le entrate complessive (+10,7 miliardi rispetto al 2011). Le imposte indirette, invece, si sonoattestate sostanzialmente al livello del 2011 (+1.011 milioni di euro rispetto al 2011 pari a +0,5%) per un ammontare complessivo di 195.127 milioni di euro. Al netto dell'una tantum sul leasing immobiliare, le imposte indirette sono cresciute di 2.270 milioni di euro pari a +1,2%.
Una tendenza che nei primi mesi del 2013 registra una flessione da non sottovalutare: il calo registrato a gennaio rispetto allo stesso mese del 2011 è dell'1,3%, pari a 436 milioni di euro in meno rispetto allo stesso mese dell'anno precedente. Rilevante la flessione dell'Ires, con un calo di 132 milioni di euro pari al -54,3%, dell'Iva, a -5% ossia 268 milioni di euro in meno e delle imposte sull'energia. Solo l'Irpef presenta un aumento del 2,3% (+472 milioni di euro).
Dati complessivi che confermano come la pressione fiscale stia producendo un effetto sostanzialmente controproducente per le casse dello Stato, con la sola eccezione delle imposte sulle persone fisiche.
L'analisi dettagliata delle voci consente di comprendere in quali contesti il contribuente italiano ha effettuato il sacrificio maggiore; e d'altra parte attraverso quali canali le casse pubbliche hanno incamerato maggior liquidità. Qui di seguito, voce per voce, numeri e tendenze del flusso di denaro che lega il contribuente italiano e le casse dello Stato.
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