Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 13 marzo 2013 alle ore 21:46.

L'amministrazione fiscale non può esigere il versamento dell'Iva calcolato solo sulla base della dichiarazione telematica inviata dal contribuente. La Cassazione (Sesta civile, sentenza 6318/13 depositata il 13 marzo) respinge l'impugnazione dell'agenzia delle Entrate avallando la decisione della Ctp Pavia del 2007 relativa a un accertamento del 2003.
L'invio a distanza della dichiarazione non fa infatti nascere l'obbligazione tributaria, perchè l'invio telematico "non produce effetti assimilabili a quelli di una confessione, ma rappresenta umicamente un momento essenziale del procedimento di accertamento e di riscossione dell'imposta". La dichiarazione pertanto può essere corretta e ritrattata dall'interessato, perché il contribuiente ha sempre il diritto di poter dimostrare "l'inesistenza, anche parziale, dei presupposti di imposta erroneamente dichiarati". (A.Gal.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Permalink
Ultimi di sezione
-
Fisco
Dichiarazioni Iva, la check list dei controlli - Attenzione alle operazioni con l'estero
di Matteo Balzanelli e Massimo Sirri
-
ACCERTAMENTO E CONTENZIOSO
Transfer pricing con rischi penali minimi
di Antonio Iorio
-
PREVIDENZA E ASSISTENZA
Cassa integrazione al massimo per 24 mesi
di di Antonino Cannioto e Giuseppe Maccarone
-
PARLAMENTO E GIUSTIZIA
Meno vincoli sulle società tra avvocati
di Carmine Fotina e Giovanni Negri
-
FISCO E CONTABILITÀ
Dalla Cassazione via libera alla Tari differenziata per i bed & breakfast
di Pasquale Mirto
-
lavoro
Aiuto personalizzato per chi perde il posto