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Questo articolo è stato pubblicato il 02 aprile 2013 alle ore 16:38.

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Controlli strumentali
L'obiettivo complessivo dei controlli strumentali è rimodulato come segue:
- 400.000 controlli in materia di scontrini e ricevute;
- 100.000 controlli sul trasporto merci, di cui 20.000 controlli sulla circolazione di prodotti sottoposti ad accisa;
-20.000 controlli su indici di capacità contributiva.

Per quanto concerne i controlli in materia di scontrini e ricevute, si confermano le direttive, impartite da ultimo con la citata circolare n. 264/INCC, volte a migliorare la qualità degli interventi, attraverso:
- l'esecuzione di piani coordinati di controllo, da attuare in funzione di specifici contesti territoriali;
- un'accurata pianificazione degli interventi e dei suddetti piani, che tenga conto delle circostanze di luogo (ad esempio, in occasione di particolari ricorrenze o eventi) e di tempo (ad esempio, prefestivi o festivi, orari pomeridiani o serali, con particolare riguardo ai luoghi di villeggiatura nelle località turistiche e nelle città d'arte), allo scopo di mirare i controlli nei confronti di contribuenti che risultino avere maggiore propensione alla violazione degli obblighi previsti dalla normativa di settore.

Il fenomeno illecito si basa sul ricorso a fittizi rapporti di appalto di servizi con imprese che provvedono solo formalmente ad assumere i lavoratori e ad assolvere i relativi obblighi fiscali e contributivi. In realtà, i rapporti tra committenti e società appaltatrici, apparentemente regolari, sono strutturati al solo scopo di "interporsi" tra i lavoratori e le aziende alle cui dipendenze prestano effettivamente la propria attività lavorativa.
pomeridiani o serali, con particolare riguardo ai luoghi di villeggiatura nelle località turistiche e nelle città d'arte), allo scopo di mirare i controlli nei confronti di contribuenti che risultino avere maggiore propensione alla violazione degli obblighi previsti dalla normativa di settore.

A seguito di specifica analisi è emerso che, anche per effetto dell'esecuzione dei piani coordinati, è stata incrementata la qualità dell'azione ispettiva del Corpo nel comparto, in quanto – nei primi 9 mesi dell'anno – a fronte di una contrazione del numero di interventi rispetto allo stesso periodo del 2011, si è registrato un incremento in termini sia percentuali che assoluti degli interventi conclusi con la constatazione di irregolarità. Inoltre, attraverso i piani coordinati viene esaltato e valorizzato l'approccio trasversale della Guardia di Finanza a contrasto di tutti gli illeciti economico-finanziari, posto che tali moduli operativi consentono di contrastare anche fenomeni di abusivismo commerciale, di utilizzo di manodopera irregolare e di commercio di merce contraffatta e non sicura.

Trattandosi di tipologie di intervento non connotate da particolare complessità, per la loro esecuzione non dovranno essere utilizzati, in linea tendenziale, militari ordinariamente impiegati in attività di verifica o nell'esecuzione di articolate indagini di polizia giudiziaria.

Nell'ambito dei controlli sul trasporto merci è stato inserito un sub-obiettivo "controlli sulla circolazione di prodotti sottoposti ad accisa". Tali interventi dovranno assicurare una maggiore presenza ispettiva in un ambito particolarmente delicato, anche alla luce delle recenti modifiche normative: con riferimento alla circolazione di prodotti in regime sospensivo, infatti, è stato introdotto l'obbligo di emissione del documento amministrativo elettronico (e-AD) di cui all'art. 6 del Testo Unico delle Accise (D.Lgs. 26 ottobre 1995, n. 504) in luogo del D.A.A. in formato cartaceo.

I controlli della specie dovranno essere eseguiti nel rispetto delle procedure illustrate nel volume II, parte IV, capitolo 1, paragrafo 1., del Manuale operativo in tema di "Attività della Guardia di Finanza nel settore delle accise e dell'imposizione indiretta sulla produzione e sui consumi", diramato con circolare n. 115100 in data 18 aprile 2011.
La loro consuntivazione sarà effettuata in conformità alle disposizioni impartite con il foglio n. 277910 in data 20 settembre 2012.

I controlli sugli indici di capacità contributiva rientravano nell'ambito dell'attività che il Corpo era tenuto ad assicurare per il concorso al piano straordinario di controllo economico del territorio, finalizzato all'acquisizione di elementi necessari per la determinazione sintetica del reddito delle persone fisiche a norma dell'art. 38 del D.P.R. 29 settembre 1973, n. 600, che, ai sensi dell'art. 83, comma 8 del D.L. 25 giugno 2008, n. 112, convertito dalla Legge 6 agosto 2008, n. 133, ha riguardato il triennio 2009-2011.
Nonostante il piano non sia stato rinnovato, è stato comunque attribuito un carico di 20.000 controlli, poiché le informazioni acquisite in tale ambito costituiscono espressione dell'importante funzione di controllo economico del territorio svolta dal Corpo.

Naturalmente si dovrà procedere agli sviluppi operativi degli elementi acquisiti a livello locale o centralmente elaborati e diramati dalla funzione "CO.EL." dell'applicativo C.E.TE., attraverso autonome verifiche o l'invio di segnalazioni ai locali Uffici dell'Agenzia delle Entrate per l'applicazione del "redditometro", in conformità alle direttive già impartite con la citata circolare n. 264/INCC.

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