Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 04 aprile 2013 alle ore 16:24.

My24

Il divieto di fecondazione eterologa, previsto dalla legge 40, "condiziona" la "possibilità delle coppie eterosessuali sterili o infertili" di "poter concorrere liberamente alla realizzazione della propria vita familiare". Lo scrivono i giudici di Milano che hanno sollevato la questione di incostituzionalità della legge davanti alla Consulta.


Il Tribunale civile di Milano, con un'ordinanza depositata il 29 marzo scorso, ha sostenuto che il divieto di fecondazione eterologa si pone in contrasto con alcuni principi costituzionali, tra cui il diritto fondamentale all'autodeterminazione della coppia, il principio di eguaglianza tra coppie e il diritto alla salute. I giudici chiedono, dunque, ancora una volta, alla Consulta di pronunciarsi sulla legge 40 che ha per l'ennesima volta ha subito una bocciatura. "E' una notizia molto positiva - ha commentato Marilisa D'Amico, esponente del Pd e avvocato della coppia insieme a Maria Paola Costantini, Massimo Clara e Sebastiano Papandrea - perché, entro qualche mese, forse entro la fine dell'anno, le coppie in Italia potrebbero avere accesso alla fecondazione eterologa. Potrebbe finire, quindi, anche il turismo procreativo. Siamo molto soddisfatti per la decisione del Tribunale di Milano che ha deciso di risollevare la questione di costituzionalità davanti alla Corte costituzionale per fare cancellare la norma, che vieta in Italia la fecondazione eterologa".

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi