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Questo articolo è stato pubblicato il 06 aprile 2013 alle ore 08:19.

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Il decreto che vara le nuove tabelle di risarcimento per i danni fisici gravi, riducendo gli attuali importi, approda al Consiglio dei ministri che potrebbe recepirlo fin dalla riunione di oggi.
Gli effetti del provvedimento, oggetto di un laborioso iter durato anni, saranno particolarmente rilevanti nella Rc auto dove il 40% della spesa per sinistri si concentra appunto nei rimborsi a chi ha subito un danno biologico grave (con invalidità compresa tra 10 e 100 punti). In cambio di una riduzione dei rimborsi sono attesi tagli nelle polizze del 4-5 per cento. Tutto questo spiega la "strana" alleanza che a favore del provvedimento si è venuta a creare tra compagnie di assicurazione e associazioni dei consumatori.
Il presidente del Forum Ania (associazione delle compagnie)-consumatori, Silvano Andriani, ha auspicato ieri la rapida approvazione delle nuove tabelle grazie alle quali - ha spiegato - si potrà «interrompere la deriva giurisrpudenziale che determina incertezze applicative e costanti aumenti dei costi che si scaricano poi sui prezzi delle coperture» della Rc auto. Sulla stessa lunghezza d'onda, tra i consumatori, si sono espressi anche Adiconsum e la Lega dei consumatori. A nome delle compagnie il direttore generale dell'Ania, Dario Focarelli, ha sottolineato i due aspetti positivi delle nuove tabelle: «garantiranno l'uniformità a livello nazionale dei risarcimenti che oggi sono decisi dai singoli tribunali e daranno certezze alla compagnie su quanto pagare, favorendo una riduzione delle tariffe che, secondo le nostre stime, sarà del 3-5 per cento».
Sul fronte opposto vi sono gli avvocati che spesso assistono gli automobilisti nelle cause per i risarcimento. Secondo l'Oua (Organismo unitario dell'avvocatura) il decreto all'esame del Governo determinerà un taglio dei risarcimenti intorno al 40% rispetto alla riduzione del 10% di cui parlano gli assicuratori. Una simile distanza di cifre si spiega con il fatto che gli avvocati, nel confronto, prendono a riferimento le tabelle del tribunale di Milano (le più seguite in Italia) che includono anche il danno morale tra le somme indennizzabili mentre la stima dell'Ania non considera quest'ultima voce di cui le nuove tabelle non tengono conto. E su cui i tribunali potranno avere ancora voce in capitolo.
Nonostante i tagli comunque - su questo le stime convergono - l'Italia rimarrà il paese che, in Europa, offre i risarcimenti più elevati (soprattutto per le maggiori invalidità).
E che rimborsa gli automobilisti molto più di quanto l'Inail faccia con gli infortunati sul lavoro.
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