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Questo articolo è stato pubblicato il 25 aprile 2013 alle ore 06:42.

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Il rimborso Irap aiuta le imprese a chiudere i bilanci 2012. Molte società con rendiconti in rosso stanno trovando un inaspettato beneficio, che spesso finisce per invertire il segno del risultato, dalla contabilizzazione per competenza del provento derivante dalle istanze di rimborso delle maggiori imposte pagate a seguito dell'indeducibilità dell'Irap sul costo del personale.
L'iscrizione del credito verso l'Erario e della relativa sopravvenienza attiva nel rendiconto 2012 è consentita dall'esistenza, alla data di chiusura dell'esercizio, dei requisiti di certezza circa la spettanza del rimborso, dato che esso è previsto, senza limiti di importo, da una disposizione di legge.
La sensazione, che dovrà trovare conferma quando saranno noti i dati sulle istanze, è che la somma da liquidare sarà notevolmente elevata il che lascia ipotizzare tempi non brevi per l'effettiva erogazione. Ma, come detto, il bilancio si redige per competenza e, anche se l'Erario non è un buon pagatore, dobbiamo pur sempre ritenerlo debitore solvibile, in particolare se ciò che deve rimborsare deriva da una legge. Nei bilanci di quest'anno vi sarà dunque un gradito bonus, con imprese che, se già in utile, vedranno ridursi drasticamente il tax rate (il provento non è tassabile), con un risultato netto che corrisponde o si avvicina a quello lordo, e società in perdita che potranno evidenziare un risultato positivo. Un consiglio, infine, per chi alla competenza volesse affiancare un po' di prudenza: il credito è certo, ma è opportuno che l'utile generato dall'istanza non venga prelevato fino a quando il rimborso non sarà davvero erogato.
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