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Questo articolo è stato pubblicato il 04 maggio 2013 alle ore 08:22.

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In dirittura d'arrivo il decreto ministeriale attuativo del sistema di fatturazione elettronica verso le pubbliche amministrazioni: si attende, infatti, unicamente la sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dopo la firma a cura dei ministri competenti e la trasmissione alla Corte dei Conti per la registrazione.
Siamo quindi alle battute finali di un percorso avviato con la legge 244 del 2007 (Finanziaria 2008) e destinato, nelle intenzioni del legislatore, a costituire il volano per la diffusione della fattura elettronica anche nei rapporti tra imprese. A questo proposito l'agenzia delle Entrate, con la circolare ministeriale n. 12/E pubblicata ieri, nel fornire le prime indicazioni circa le modifiche apportate al decreto 633 del 1972, ha evidenziato le semplificazioni introdotte in fase di emissione della fattura elettronica chiarendo che i requisiti di autenticità, integrità e leggibilità possono essere soddisfatti con modalità alternative lasciate alla libera scelta del contribuente. Con l'imminente pubblicazione del decreto ministeriale si realizza, inoltre, uno dei fattori individuati nei giorni scorsi sul manifesto per l'Italia Digitale (si veda Il Sole 24 Ore del 22 aprile 2013).

Per le amministrazioni destinatarie vige, infatti, il divieto di accettare le fatture emesse o trasmesse in forma cartacea e di procedere al pagamento, anche parziale, sino all'invio del documento elettronico. I fornitori delle amministrazioni pubbliche dovranno, invece, gestire il proprio ciclo di fatturazione esclusivamente in modalità elettronica, non solo nelle fasi di emissione e trasmissione ma anche in quella di conservazione. Sono state a tal fine individuate misure di supporto per le Pmi, che potranno accedere a un portale elettronico, realizzato dal ministero dell'Economia, per utilizzare servizi e strumenti informatici ai fini della generazione di fatture nel formato richiesto dallo Sdi oltre che per la loro conservazione sostitutiva.

Analogamente, l'agenzia per l'Italia Digitale, in collaborazione con Unioncamere, mette a disposizione il supporto per lo sviluppo di strumenti informatici open source. Il perimetro soggettivo delle pubbliche amministrazioni destinatarie di fatture elettroniche ricomprende tutti i soggetti anche autonomi che, a norma dell'articolo 1, comma 2 della legge 196 del 2009, concorrono al perseguimento degli obiettivi di finanza pubblica definiti in ambito nazionale e che sono inseriti nel conto economico consolidato ed individuati entro il 30 settembre di ciascun anno dall'Istat. Anche le amministrazioni locali sono state vincolate al rispetto delle medesime regole applicabili a quelle centrali introducendo così una regolamentazione unitaria a livello nazionale.

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