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Questo articolo è stato pubblicato il 10 maggio 2013 alle ore 19:07.

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Giovedì 16 maggio si è chiuso il primo appuntamento con il modello 730/2013, per i dipendenti e pensionati che hanno consegnano la dichiarazione dei redditi del 2012 al proprio sostituto d'imposta. Ci sarà invece tempo fino al 10 giugno 2013 per i contribuenti che presentano il modello 730 avvalendosi dei Caf o degli intermediari abilitati (iscritti all'Albo dei consulenti del lavoro o in quello dei dottori commercialisti ed esperti contabili). Una proroga, inserita in un Dpcm, giustificata dal congelamento dell'acconto Imu sulla prima casa. In ogni caso, prima di presentare il modello 730 è opportuno controllare attentamente i dati indicati, anche perché i dubbi rimangono fino al momento in cui si consegnano la dichiarazione e la relativa documentazione e, purtroppo, anche dopo.

Controllo dei documenti del 2012
La prima regola è quella di mettere in ordine la documentazione relativa al 2012. Ad esempio, i modelli Cud e le altre attestazioni con redditi e ritenute, i versamenti d'acconto fatti nel 2012, le spese mediche, le spese per la ristrutturazione edilizia che danno diritto allo sconto del 36% per le spese sostenute fino al 25 giugno 2012 o del 50% per le spese sostenute dal 26 giugno 2012, le spese per il risparmio energetico che danno diritto allo sconto Irpef del 55%, i premi di assicurazione e gli altri oneri e spese sostenute nel 2012. È altresì importante controllare i documenti che attestano gli altri redditi, quali, ad esempio, le ricevute per i lavori autonomi occasionali, le visure catastali dei terreni e dei fabbricati, gli atti di compravendita per acquisti o vendite di terreni o fabbricati effettuati nel corso dell'anno 2012.

Detrazioni per i familiari fiscalmente a carico
Una verifica riguarda il limite di reddito entro il quale i familiari possono essere fiscalmente a carico. In alcuni casi, è capitato di indicare la detrazione per familiari, anche se non sono più fiscalmente a carico, avendo superato il limite di reddito di 2.840,51 euro. Capita anche di effettuare in maniera sbagliata la ripartizione delle detrazioni o delle spese per i figli a carico, senza considerare la quota fruita dall'altro coniuge, soprattutto quando si tratta di coniugi separati.

Il familiare che supera il limite di 2.840,51 euro non è più a carico
Nel calcolare le detrazioni d'imposta per i familiari a carico, occorre prestare molta attenzione per la ragione che si deve poi restituire al Fisco più di quanto si è detratto per sbaglio, con sanzioni e interessi. Il superamento del limite di reddito annuo, fissato in 2.840,51 euro comporta infatti l'annullamento delle detrazioni indicate in dichiarazione dei redditi per il figlio o familiare che ha superato questo limite di reddito. Il superamento fa perdere le detrazioni per l'intero anno. È curioso comunque, che il limite di reddito sia rimasto lo stesso dal 1994, cioè da più di 18 anni. Da allora, è stata adeguata solo la valuta.

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