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Questo articolo è stato pubblicato il 31 maggio 2013 alle ore 06:45.

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Cambia il calendario degli adempimenti fiscali. Il modello 730 incassa l'ufficialità della proroga al 10 giugno mentre si fa molto più concreta l'ipotesi di uno slittamento all'8 luglio del termine per i versamenti dei contribuenti soggetti agli studi di settore. Ieri, infatti, il ministero dell'Economia ha pubblicato il Dpcm firmato dal premier, Enrico Letta, e dal ministro Fabrizio Saccomanni, che concede dieci giorni in più a lavoratori dipendenti e pensionati per consegnare ai Caf e ai professionisti il modello. Uno slittamento diventato ufficiale sul filo di lana (manca solo la pubblicazione in Gazzetta) visto che la scadenza, altrimenti, sarebbe stata proprio oggi.

Si conferma una scelta motivata dall'incertezza sull'utilizzo in compensazione del credito Irpef derivante dal modello per il pagamento dell'Imu. La Consulta dei Caf ha, infatti, denunciato la necessità di rifare 100mila dichiarazioni dopo il congelamento dell'imposta municipale su abitazione principale e pertinenze. La decisione del rinvio offre, quindi, la possibilità dei tempi supplementari per evitare la presentazione del modello integrativo entro il 25 ottobre e far recuperare il credito d'imposta ai contribuenti interessati. La proroga trascina anche la scadenza degli adempimenti successivi: Caf e professionisti abilitati dovranno ora consegnare la dichiarazione compilata e il prospetto di liquidazione entro il 24 giugno e dovranno inviare in via telematica il modello all'agenzia delle Entrate entro l'8 luglio. Per chi, invece, ha presentato il 730 attraverso il sostituto d'imposta questi ulteriori passaggi hanno termini diversi (si veda la grafica a lato).

Ma proprio l'8 luglio sta per diventare la nuova scadenza entro cui i circa 3,5 milioni di contribuenti soggetti a studi di settore dovranno versare in autotassazione le imposte sui redditi 2012. La risposta del ministero dell'Economia letta ieri in commissione Finanze alla Camera dal sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento, Sabrina De Camillis, sottolinea che «al fine di individuare una soluzione alla questione dei versamenti è all'esame degli uffici competenti dell'amministrazione finanziaria uno schema di provvedimento, di contenuto analogo, a quelli di proroga degli anni scorsi» in cui il termine di versamento delle imposte è prorogato all'8 luglio (invece del 17 giugno) senza alcuna maggiorazione mentre dal 9 luglio al 20 agosto si applicherà lo 0,40% in più.

Quindi il pressing di associazioni di categoria e professionisti a cui si è unito negli ultimi giorni quello della politica sta facendo breccia in considerazione dei tempi a disposizione per l'utilizzo del software Gerico per gli studi di settore (la versione definitiva è stata pubblicata lunedì) e dell'incrocio con l'acconto Imu. Del resto, la risposta fornita ieri era stata sollecitata da Maurizio Bernardo (Pdl) che ha dato voce all'appello per la proroga arrivato dai commercialisti. Sarà un rinvio che non riguarderà tutti i contribuenti che presentano Unico: «Tenuto conto della motivazione alla base della richiesta dei commercialisti – precisa la risposta del ministero – nello schema di decreto si prevede che il differimento si applichi esclusivamente alle persone fisiche e ai soggetti diverse dalle persone fisiche che esercitano attività economiche per le quali sono stati elaborati gli studi di settore».

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