Fondi pensione, bene i rendimenti ma un quinto degli iscritti non versa i contributi
di Marco lo Conte
1. Fondi pensione, chi sono gli aderenti
La gran parte degli iscritti ai fondi pensione complementari aderisce a un fondo di categoria o negoziale. La ragione è duplice: da una parte questa tipologia è stata la più pronta a partire nel 2007, in occasione del semestre di silenzio/assenso sulla detinazione del Tfr; dall'altra, per un lavoratore dipendente conviene preferire a una forma aperta un negoziale, che prevede il contributo del datore di lavoro (nelle forme definite dai contratti di lavoro di categoria), in caso di contribuzione volontaria.
In cambio di un versamento in taluni casi anche inferiore all'1%, l'aderente ottiene un versamento da parte del proprio datore di lavoro che ammonta in media all'1,55%. Anche quest'anno, nella sua Relazione annuale, Covip sottolinea la convenienza di questa scelta; oltre alla libertà del lavoratore di seguire indicazioni alternative, offerte dagli intermediari che offrono fondi aperti e Pip.
Com'è evidente dalla tabella, il settore del pubblico impiego continua a mostrare tassi di adesione particolarmente bassi: due dei tre fondi pensione dedicati ai dipendenti della pubblica amministrazione (Perseo e Sirio) sono partiti solo negli ultimi mesi, mentre Espero ha raccolto poche iscrizioni tra i dipendenti del settore scuola
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