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Questo articolo è stato pubblicato il 16 giugno 2013 alle ore 14:29.

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ROMA - L'indennizzo in denaro per il ritardo nella conclusione di un procedimento e la data unica di efficacia degli obblighi amministrativi. Ecco i due provvedimenti più importanti, anche sotto il profilo simbolico, per i cittadini. Il decreto entrato in consiglio dei ministri ieri li conteneva entrambi, nonostante la discussione sia rimasta apertissima e, soprattutto sulla prima misura, il ministero dell'Economia ha mantenuto le sue riserve fino all'ultimo.

Con il varo dell'indennizzo il cittadino o l'impresa potranno contestare un rimborso al responsabile unico del procedimento di ogni amministrazione, ottenendo un ristoro in denaro per il mancato rispetto dei termini di 50 euro al giorno per ogni giorno di ritardo, per un massimo di 2.000 euro. Lo strumento sarà avviato in via sperimentale per le imprese per poi essere esteso ai cittadini.

Le date uniche per l'efficacia dei procedimenti amministrativi, misura già adottata in diversi Paesi europei, viene confermato il 1° luglio e il 1° gennaio per qualsiasi adempimento che comporti informative e produzione di documenti da parte di cittadini e imprese nei confronti della Pa. Le nuove date entrano in vigore a partire dal 2 luglio prossimo e il ministro per la Pa e la Semplificazione entro 90 giorni dall'entrata in vigore del decreto che dovrà definire le modalità attuative. Per il settore pubblico, poi, sono stati prorogati i termini per la scadenza delle attività delle società partecipate dalla Pa che erano previste dalla spending review, una misura che consentirà di gestire la posizione contrattuale di circa 200mila dipendenti di oltre 3.200 aziende multiservizi.
Il Consiglio dei ministri ha rinviato a mercoledì prossimo l'esame di un corposo disegno di legge che contiene cinque nuove deleghe per il riordino della legislazione e la semplificazione di procedimenti amministrativi di competenza del ministro per la Pa e in diversi settori specifici come l'ambiente, i beni culturali, la scuola, l'università e la ricerca. L'obiettivo del Governo è di far viaggiare questo testo parallelamente al decreto, tentando nell'iter di approvazione il massimo di coordinamento con il Parlamento. Tra le misure più rilevanti per i cittadini c'è l'invio telematico dei certificati medici di gravidanza e la possibilità di richiedere qualsiasi titolo di studio in lingua inglese oltre a un'ulteriore semplificazione sul cambio di residenza.

Diventerà inoltre più facile acquistare la cittadinanza italiana per chi ha genitori stranieri ma è nato nel nostro Paese: compiuti i 18 anni il diritto sarà maturato anche in casi di inadempimenti amministrativi, non imputabili all'interessato, se viene dimostrata con altra documentazione la sua dimora in Italia fin dalla nascita (come i certificati di frequenza scolastica).
Per migliorare i servizi amministrativi e assicurare l'efficienza dell'attività amministrativa, nasce poi presso gli sportelli unici per le attività produttive (Suap) il tutor d'impresa: il suo compito sarà quello di assistere le imprese dall'avvio alla conclusione dei procedimenti, assicurando l'osservanza delle migliori prassi amministrative. Rivolta anche agli imprenditori è la norma che li equipara alle persone giuridiche per l'applicazione del codice sulla privacy. Novità anche in materia fiscale: meno adempimenti relativi alle comunicazioni al fisco da parte delle imprese, nonché in materia di operazioni intercomunitarie. Vengono infine introdotte norme per accelerare l'utilizzo dei fondi Ue da parte delle pubbliche amministrazioni.


NEL DECRETO

Indennizzo per il ritardo
Nel decreto previsto il varo dell'indennizzo: il cittadino o l'impresa potranno contestare un rimborso al responsabile unico del procedimento di ogni amministrazione, ottenendo un ristoro in denaro per il mancato rispetto dei termini di 50 euro al giorno per ogni giorno di ritardo, per un massimo di 2000 euro.

Data unica per gli obblighi
Con le date uniche per l'efficacia dei procedimenti amministrativi, misura già adottata in diversi paesi europei, viene confermato il 1° luglio e il 1° gennaio per qualsiasi adempimento che comporti informative e produzione di documenti da parte di cittadini e imprese nei confronti della Pa.

Rinvio al Ddl semplificazioni
Il Consiglio dei ministri ha anche approvato un disegno di legge, con cinque nuove deleghe per la semplificazione di procedimenti di competenza del ministro per la Pa e in settori come l'ambiente, i beni culturali, la scuola, l'università e la ricerca. L'obiettivo del Governo è di far viaggiare questo testo parallelamente al decreto

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