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Questo articolo è stato pubblicato il 02 agosto 2013 alle ore 16:15.

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Spa pubbliche: sconto del 25% per i manager al rinnovo, salta il tetto

ROMA. Il Governo riscrive la norma che alla Camera aveva escluso l'estensione del tetto agli emolumenti agli amministratori delle società non quotate che svolgono servizi di interesse generale anche di rilevanza economica come Sogei, Sogin, Poste, tutto il gruppo Fs, Anas o anche società pubblice locali come Atac ed Eur Spa. L'emendamento al decreto del fare all'esame delle Commissioni Bilancio e Affari costituzionali depositato dal Governo introduce un "sistema" differenziato per le società non quotate controllate da società con titoli azionari quotati rispetto a quelle controllate da società emittenti altri strumenti finanziari. In particolare viene previsto che il "tetto" ai compensi non si applica soltanto alle società controllate da capogruppo con titoli azionari quotati. Inoltre per tutte le società a controllo pubblico - ad eccezione di quelle emittenti titoli azionari quotati e loro controllate - scatta il divieto di erogare agli amministratori con deleghe bonus, indennità o benefici economici di fine mandato. Non solo. Gli amministratori con deleghe delle società a controllo pubblico non potranno riversare i compensi percepiti per incarichi in società controllate o partecipate.

La modifica proposta dal l'Esecutivo prevede un tetto ai compensi per gli amministratori con deleghe anche nelle società quotate a controllo pubblico, con una differenziazione, nelle modalità attuative, tra le società emittenti titoli azionari quotati e quelle emittenti altri strumenti finanziari quotati.

In particolare viene prevista una riduzione del 25%, in sede di rinnovo degli organi di amministrazione, dei compensi deliberati dal Cda rispetto a quelli decisi per il precedente mandato. Inoltre per gli amministratori delegati è prevista una componente variabile pari almeno al 30% del compenso complessivo e, per i presidenti, un limite ai compensi pari comunque al 30% del compenso dei rispettivi amministratori delegati.

Per le società emittenti titoli azionari quotati, in sede di rinnovo degli organi di amministrazione sarà l'assemblea degli azionisti a pronunciarsi su una proposta in materia di remunerazione degli amministratori con deleghe, con obbligo per l'azionista di controllo pubblico, di votare favorevolmente alla stessa proposta.

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