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Questo articolo è stato pubblicato il 31 agosto 2013 alle ore 10:22.

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Credito agevolato: il tasso di settembre sale al 4,48%

Prosegue anche a settembre la tendenza alla crescita nei valori del tasso di riferimento per il credito agevolato ad industria, commercio, artigianato, editoria, industria tessile e zone sinistrate del Vajont (settore industriale): La misura del parametro in vigore dal primo del mese si fissa, infatti, sul valore di 4,48% con una crescita dello 0,05% rispetto al valore di 4,43% in vigore ad agosto.

Con la presente variazione, sia pure di intensità minima, salgono quindi a due i periodi di crescita nel valori dell'indicatore, che in questo bimestre risulta cresciuto di mezzo punto percentuale riportandosi cosi esattamente sugli stessi livelli dello scorso mese di aprile.

Considerando l'andamento su base annua del parametro, lo stesso risulta diminuito dello 0,40% rispetto al valore di gennaio (4,88%).
Per questo mese non si segnalano variazioni del tasso di riferimento comunitario da applicare per le operazioni di attualizzazione e rivalutazione per concessione di incentivi a favore delle imprese, dopo l'ultima avvenuta con decorrenza dall'1 giugno scorso che ha fissato i valori dell'indicatore all'attuale 1,56%, con un decremento complessivo dello 0,10% rispetto al valore di 1,66% in vigore in precedenza.

In conseguenza di questa evoluzione, fanno segnalare una generalizzata stabilità anche tutti i tassi agevolati collegati a questo indicatore, tra cui quelli dei parametri per la Legge 1329/65 Sabatini e 598/94, le cui misure dipendono direttamente dal valore del tasso di attualizzazione comunitario.

Resta stabile anche il tasso di sconto comunitario dopo l'ultima variazione decisa dalla Banca centrale europea (Bce), che ha diminuito dello 0,25% il livello del tasso minimo di offerta sulle operazioni di rifinanziamento principali dell'Eurosistema, con validità a partire dall'operazione con regolamento 8 maggio 2013, fissando il valore del parametro all'attuale 0,50% rispetto alla precedente misura dello 0,75%, con una diminuzione complessiva dello 0,25 per cento.
Un nuovo incremento, sia pure di intensità molto contenuta rispetto al precedente, si segnala nell'evoluzione dei valori dei rendimenti effettivi lordi dei titoli pubblici. Il dato per luglio 2013 del Rendistato si fissa, infatti, al 3,515%, con una variazione in aumento pari allo 0,035% rispetto al valore di 3,480% fatto segnare a giugno.
Si rammenta che all'andamento del Rendistato è direttamente legato il valore del tasso di riferimento di cui rappresenta la componente variabile, unitamente al valore della commissione onnicomprensiva a favore degli istituti di credito che, al contrario, resta fissa per tutto l'anno.

Indicatori finanziari nazionali
Si conferma anche ad agosto la tendenza alla crescita nell'evoluzione dei valori medi mensili dell'Euribor, per i quali si registrano nuovamente andamenti improntati all'incremento, anche in questo caso con variazioni di entità minima. Le misure medie mensili relative all'Euribor (Euro Interbank Offered Rate) tre mesi, tasso di riferimento per il mercato interbancario si attestano, infatti, sul valore di 0,226% a fronte del precedente 0,221%, con una variazione dello 0,005% per l'indicatore a base 360 e sul valore di 0,229% a fronte dello 0,224%, con una analoga variazione dello 0,005%, per l'indicatore a base 365.

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