Che cosa cambia per Fisco e contribuenti
Delega fiscale verso l'approvazione definitiva, dopo il via libera in seconda lettura da parte del Senato. Il disegno di legge, che ora torna all'attenzione della Camera per l'ultimo passaggio , è di origine parlamentare, e dopo un tentativo andato a vuoto nella passata legislatura punta a cambiare radicalmente il volto del Fisco italiano. L'idea di fondo è di "aggiornarlo" e renderlo più equo , a partire dalla generalizzazione del meccanismo di compensazione tra crediti d'imposta e debiti tributari. In arrivo anche l'attesa revisione del Catasto fabbricati, e una razionalizzazione della lotta all'evasione, con la previsione che le maggiori entrate derivanti dal contrasto del fenomeno siano destinate alla riduzione della pressione fiscale. Il provvedimento delega anche il Governo a emanare disposizioni per rafforzare la tutela giurisdizionale del contribuente e a rivedere il sistema sanzionatorio dei reati tributari. Ma vediamo da vicino le novità.
di Vittorio Nuti
1. Delega fiscale / Un anno di tempo per la revisione del sistema fiscale

Uno dei principali obiettivi del Ddl è disciplinare la delega al Governo per la revisione del sistema fiscale, che non dovrà in nessun caso determinare «nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica né un aumento della pressione fiscale complessiva a carico dei contribuenti». L'esecutivo avrà un anno di tempo per riorganizzare la normativa tenendo conto dei principi espressi nello statuto dei diritti del contribuente e rispettando il divieto di applicazione retroattiva della disciplina fiscale. I decreti delegati del ministero dell'Economia (14, secondo i relatori) dovranno inoltre a) garantire la tendenziale uniformità della disciplina delle obbligazioni tributarie; b) coordinare e semplificare gli obblighi contabili e dichiarativi dei contribuenti; c) garantire la coerenza e l'uniformità dei poteri in materia tributaria. Altro principio da osservare è poi la tendenziale generalizzazione del meccanismo della compensazione tra crediti di imposta spettanti al contribuente e debiti di imposta a suo carico. La riforma dovrà anche indicare per ciascun tributo il livello di governo che beneficia delle relative entrate.
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