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Questo articolo è stato pubblicato il 17 marzo 2014 alle ore 12:41.
L'ultima modifica è del 17 marzo 2014 alle ore 12:41.

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Le nuove regole sui compensi degli avvocati possono fare impennare le parcelle anche del 165 per cento. È l'effetto dei nuovi «parametri», stabiliti dal regolamento messo a punto dal ministero della Giustizia per dare attuazione alla riforma dell'avvocatura. Il documento, firmato nei giorni scorsi dal ministro Andrea Orlando e ora in attesa di essere pubblicato sulla Gazzetta ufficiale, supera i valori contenuti nel primo decreto sui parametri, il Dm 140 del 2012.

Attenzione, però: gli importi dei parametri possono essere utilizzati come guida per stabilire le parcelle quando non c'è l'accordo tra l'avvocato e il suo cliente, ma non sono mai vincolanti. Non si tratta, insomma, di un ritorno delle tariffe, che sono state definitivamente cancellate dal decreto legge 1 del 2012.
L'impatto dei nuovi parametri sul conto dell'avvocato è misurato dalle simulazioni di casi pratici elaborate dal Sole 24 Ore. Ad esempio, la parcella di un legale che difende di fronte al tribunale penale monocratico un imputato ammesso al gratuito patrocinio può crescere anche del 165% rispetto a quella che gli sarebbe spettata in base ai "vecchi" parametri.
Tutto l'articolo e le simulazioni sul quotidiano del diritto (www.quotidianodiritto.ilsole24ore.com)

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