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Questo articolo è stato pubblicato il 04 aprile 2014 alle ore 08:53.

Inizia oggi all'Università Bicocca di Milano il convegno «I gesti che curano» organizzato dall'associazione Anupi (associazione nazionale unitaria terapisti della neuro e psicomotricità dell'età evolutiva italiani). Fino a domenica i professionisti italiani si confronteranno con i colleghi francesi sulle esperienze, gli orientamenti teorico-pratici e i metodi adottati nella pratica clinica.
Al convegno partecipano quattro atenei (Bicocca, Milano Statale, Università di Pavia e Université "Pierre et Marie Curie"), 900 professionisti e alcuni esponenti del ministero della Salute tra cui il sottosegretario Vito De Filippo. «Quella dei terapisti della neuro e psicomotricità dell'età evolutiva - spiega Andrea Bonifacio, presidente Anupi - è una professione sanitaria tra le più richieste oggi: i quattordici corsi di laurea a numero chiuso sparsi in tutta Italia accolgono ogni anno 400 studenti».
Ma il dato più interessante riguarda l'occupazione: «Oltre il 70% dei laureati - sottolinea Bonifacio - trova lavoro entro un anno dal conseguimento della laurea». Rispetto ad altre figure del panorama della sanità, l'Anupi non chiede la diminuzione dei corsi di laurea, segno che il mercato è disponibile ad accogliere nuovi professionisti. «È però fondamentale - sottolinea il presidente - che sul territorio si riconosca l'importanza degli psicomotricisti, professionisti che operano in ambito socioeducativo». Il terapista della neuro e psicomotricità dell'età evolutiva – come stabilito dal decreto ministeriale n. 56 del 1997 - svolge interventi di prevenzione, terapia e riabilitazione delle malattie neuropsichiatriche infantili, nelle aree della neuro-psicomotricità, della neuropsicologia e della psicopatologia dello sviluppo.
Durante i tre giorni di incontri i professionisti italiani potranno confrontarsi con i colleghi provenienti dalla Francia, dove esiste una simile figura sanitaria, leggermente diversa perché, a differenza di quella italiana, non è specializzata nell'età evolutiva. Gli psicomotricisti operanti oggi in Italia sono circa 6mila e sono in attesa che il decreto che dovrebbe istituirne l'Ordine arrivi finalmente al capolinea. «Costituire l'Ordine professionale - spiega Bonifacio - è importante sia per combattere fenomeni di abusivismo della professione, sia per offrire all'utente trasparenza e chiarezza, cosa fondamentale soprattutto in un settore delicato come quello dell'età evolutiva». La partecipazione alle «giornate italo-francesi di psicomotricità e riabilitazione neuro psicomotoria» è gratuita per tutti gli iscritti al corso di laurea Tnpee.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
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