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Questo articolo è stato pubblicato il 17 aprile 2014 alle ore 17:45.

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Il 26 aprile si chiude la possibilità di ravvedimento degli iscritti all'Enpacl, l'Ente nazionale di previdenza e assistenza dei consulenti del lavoro. "Un'opportunità importante – spiega il presidente Alessandro Visparelli – perché chi non sana la propria posizione non potrà ricevere la pensione". Consapevoli del fatto che questa opportunità interessa vecchi e nuovi iscritti, l'ente consente sia di pagare il dovuto in un'unica soluzione, sia di chiedere una rateazione fino a cinque anni (60 rate mensili) versando subito solo il 10%. Le posizioni che richiedono di essere sanate sono circa seimila e, fino ad ora, ad accedere al "ravvedimento", che si è aperto cinque mesi fa sono stati un migliaio di consulenti.

"Va sottolineato – precisa Visparelli – che molti dei seimila sono soggetti non più iscritti alla Cassa, che però se vogliono ricevere le prestazioni Enpacl dovranno sistemare la loro posizione". Chi sceglie di ravvedersi ottiene uno sconto importante delle sanzioni, che va dal 50 al 70% a seconda dei casi. "Settimanalmente scriviamo via mail agli interessati per ricordare loro che il tempo che hanno a disposizione sta per scadere – racconta Visparelli – non voglio che in futuro qualcuno lamenti il fatto di non essere stato informato per tempo".
Le novità nella previdenza dei consulenti del lavoro non finiscono qui. Da quest'anno è entrata in vigore la riforma e il contributo integrativo passa dal 2 al 4%. Per gestire questo aumento Enpacl, dal mese di aprile, dà la possibilità ai propri iscritti di fare versamenti periodici volontari che potranno poi essere utilizzati per il contributo soggettivo o per l'integrativo: «Un accantonamento graduale - spiega Visparelli - che consente di ripartire l'onere previdenziale nell'arco di diversi mesi». Per ora l'accantonamento potrà essere fatto solo utilizzando il Mav, in futuro però si potrà effettuare anche con il modello F24.

È stato, infatti. recentemente siglato un accordo tra l'ente previdenziale e l'agenzia delle Entrate che, da giugno, consentirà ai consulenti del lavoro di versare i contributi previdenziali con l'F24 direttamente online. Restano comunque utilizzabili gli altri strumenti di pagamento. "Questa opportunità – spiega Visparelli – è consentita dal decreto del ministero dell'Economia 10 gennaio 2014 e può rivelarsi interessante per i colleghi, che utilizzando l'F24 potranno compensare eventuali crediti tributari". In base a questo accordo le Entrate si impegnano a fornire ad Enpacl i dati analitici delle operazioni di riscossione dei contributi e a riversare tempestivamente le somme riscosse. La convenzione con l'Agenzia ha durata triennale. L'uso dell'F24 non è una novità per i consulenti che possono versare con questo modello la quota associativa al Consiglio nazionale, un accordo che esiste da tempo e che è stato da poco rinnovato.

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