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Questo articolo è stato pubblicato il 09 maggio 2014 alle ore 10:57.
L'ultima modifica è del 09 maggio 2014 alle ore 11:18.
Proprietari e inquilini, rapporti senza scossoni. O almeno ci si prova. In pieno fermento dopo l'abrogazione della norma anti-nero (si veda l'articolo a fianco), il mondo delle locazioni trova un momento di confronto costruttivo con la nuova tabella di ripartizione spese tra locatore e conduttore, siglata ieri tra Confedilizia e tre sindacati dell'inquilinato: Sicet, Sunia e Uniat.
La nuova tabella di fatto recepisce le novità normative e tecnologiche come il cablaggio dei condomini, i sistemi di videosorveglianza e l'installazione di antenne satellitari. Per utilizzarla basta richiamarla espressamente nel contratto di locazione, citando il numero di registrazione (si veda la scheda qui a fianco).
Esiste un problema minore, che è relativo alla tabella di cui all'allegato G al Dm del 30 dicembre 2002: questa era di fatto quasi identica a quella, sempre sottoscritta da Confedilizia e sindacati inquilini, nel 1999. Ma ora si tratterebbe di aggiornare anche quella contenuta nel decreto ministeriale, utilizzata nella grande maggioranza dei rapporti di locazione, che potrebbe essere rinnovata con un intervento normativo del ministero dello Sviluppo.
«Questo strumento dà soluzione - spiega il presidente di Confedilizia, Corrado Sforza Fogliani - a una miriade di problematiche di rapporto tra inquilini e proprietari e negli ultimi anni ha ricevuto molti apprezzamenti fino ad essere stata inserita dal ministero dei lavori pubblici come riferimento per gli accordi di affitti agevolati».
Soddisfatti anche i sindacati: l'accordo «permetterà di ridurre i contenziosi - ha spiegato il segretario di Uniat, Augusto Pascussi - e rappresenta un modello di democrazia reale che riguarda decine di milioni di persone visto che secondo l'Istat in Italia ci sono circa 4,5 milioni di contratti di affitto».
Sforza Fogliani ha spiegato poi che alcune voci sono rimaste in sospeso perché ci sono realtà locali differenti e «una specifica norma di chiusura rinvia, per le voci non previste, alle norme di legge e agli usi locali».
A giudizio di Daniele Barbieri, segretario generale del Sunia, «nella particolare fase economica, di notevole difficoltà per le famiglie, che si traduce in notevoli sofferenze anche nei pagamenti delle spese condominiali, serve una rinnovata attenzione, anche alla luce della riforma del condominio, alla trasparenza e alla regolare rendicontazione da parte degli inquilini e riveste notevole importanza la partecipazione all'assemblea condominiale degli inquilini sui servizi a loro attribuiti».
Per Guido Piran, segretario generale del Sicet, «l'accordo raggiunto è importante per la possibile e auspicata riduzione del contenzioso tra inquilini e proprietari e potrà inoltre contribuire a un virtuoso e sistematico contenimento dei costi e dei consumi condominiali».
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