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Questo articolo è stato pubblicato il 11 giugno 2014 alle ore 06:38.
L'ultima modifica è del 19 giugno 2014 alle ore 15:57.

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MILANO - Da un lato la rassicurazione che le verifiche preventive sui rimborsi legati al modello 730 non saranno a 360 gradi ma riguarderanno solo una piccolissima platea di contribuenti, appena lo 0,5 per cento. Dall'altro lato, la conferma che i controlli sui crediti "over 4mila euro" ci saranno e si sono resi indispensabili per bloccare le frodi realizzate in questi anni a danno dell'Erario.

L'agenzia delle Entrate ieri è intervenuta con un comunicato stampa per precisare la portata delle notizie diffuse in questi giorni dai media sui controlli relativi al modello 730. Come l'amministrazione finanziaria sottolinea, dunque, «solo una parte dei rimborsi del modello 730 superiori a 4mila euro sarà sottoposta a controllo preventivo. La Legge di Stabilità 2014, infatti, ha previsto questa verifica da parte dell'agenzia delle Entrate esclusivamente nei casi in cui il rimborso di importo superiore a 4mila euro sia determinato anche da detrazioni per familiari a carico (e non da assegni per il coniuge separato) o da crediti riportati dalla dichiarazione dei redditi dell'anno precedente».

Questo significa, spiega ancora l'Agenzia, che i rimborsi superiori ai 4mila euro derivanti, per esempio, da spese per le ristrutturazioni, interessi passivi sul mutuo prima casa, subiranno il controllo preventivo solo se sono presenti familiari a carico (non assegni per il coniuge) oppure crediti riportati dalla dichiarazione dell'anno precedente. In queste due ipotesi, infatti, sono state intercettate dall'agenzia delle Entrate diverse frodi sui rimborsi erogati direttamente e automaticamente dal sostituto d'imposta (datore di lavoro e ente pensionistico) nelle buste paga o nel cedolino della pensione.
In definitiva, aggiungono dalle Entrate, «si tratta di un riscontro che riguarderà quindi una platea molto ristretta di contribuenti, pari a circa 100mila persone, ossia meno dello 0,5% dei 18 milioni di contribuenti che presentano il modello 730 (e meno dell'1% di chi richiede un rimborso attraverso il modello 730)».

Quanto alla tempistica di effettuazione dei rimborsi, che in relazione ai controlli preventivi subiranno dei ritardi, l'agenzia delle Entrate rassicura i contribuenti (per i quali ovviamente non dovessero emergere irregolarità): «nella maggior parte dei casi i rimborsi saranno disposti non più tardi di ottobre, prima cioè del termine massimo di sei mesi previsto dalla Legge di Stabilità».

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