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Questo articolo è stato pubblicato il 30 ottobre 2014 alle ore 19:27.
L'ultima modifica è del 30 ottobre 2014 alle ore 21:04.

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Le altre semplificazioni
Non sarà più necessario presentare la dichiarazione di successione quando l’eredità devoluta al coniuge o ai parenti in linea retta ha un valore fino a 100mila euro e non comprende immobili o diritti reali immobiliari. Stop alla comunicazione alle Entrate per i lavori che beneficiano del bonus energia che proseguono per più periodi d’imposta. Alt al riaddebito in fattura delle spese di vitto e alloggio professionisti al committente: queste spese non rappresentano compensi in natura per chi ne usufruisce e non dovrà più operare la deduzione dell’ammontare quale componente di costo deducibile. Azzerati gli adempimenti per i rimborsi Iva fino a 15mila euro (oggi la soglia è di 5mila) e via i limiti all’ammontare dei rimborsi in favore dei contribuenti “non a rischio” per i quali non è necessaria la prestazione della garanzia a favore dello Stato. Semplificate le dichiarazioni delle società o degli enti che non hanno la sede legale o amministrativa in Italia, mentre sale a 10mila euro il limite per comunicare annualmente le operazioni con i Paesi nella black list dei paradisi fiscali. Per onlus, associazioni sportive dilettantistiche e proloco è prevista una detrazione forfetaria del 50% per prestazioni di pubblicità e sponsorizzazione. Si potrà infine detrarre l’Iva sulle spese di rappresentanza sostenute per l’acquisto di beni che hanno un costo unitario fino a 50 euro contro i 25,82 attuali.

Otto per mille anche alle scuole
Via libera definitivo di Palazzo Chigi al regolamento che, in attuazione della legge di Stabilità 2014, estende agli interventi per la ristrutturazione e la messa in sicurezza delle scuole l’utilizzo della quota dell’8 per mille devoluta alla diretta gestione statale. La tipologia degli immobili pubblici adibiti all’istruzione si aggiunge alle altre quattro già previste come destinatarie: fame nel mondo, calamità naturali, assistenza ai rifugiati,
conservazione di beni culturali.

Opere orfane: sì all’utilizzo
Approvato dal Consiglio dei ministri anche uno schema di Dlgs che attua la direttiva 2012/28/Ue sugli usi consentiti di opere protette da diritto d’autore, per le quali però l’autore o i suoi eredi non sono noti. Il provvedimento ne rende di fatto possibile l’utilizzo, ai fini della diffusione delle conoscenze, attraverso la riproduzione a fini di digitalizzazione, indicizzazione, catalogazione, conservazione e restauro, ovvero rendendole disponibili al pubblico per «migliorare l’accesso al patrimonio culturale europeo da parte dei cittadini dell’Unione». L’autore di un’opera ritenuta orfana potrà in qualsiasi momento mutare lo status dell’opera e ottenere un equo compenso dei diritti che gli spettano.

Un elenco nazionale dei difensori d’ufficio
Primo sì del Consiglio dei ministri anche a uno schema di Dlgs sulla difesa d’ufficio che, in attuazione della delega prevista dalla legge 247/2012, prevede che l’elenco dei difensori d’ufficio, oggi tenuto presso ciascun consiglio dell’ordine, venga unificato su base nazionale e affida al Consiglio nazionale forense la competenza sulle modalità di iscrizione e sul suo periodico aggiornamento. I criteri per iscriversi diventano più stringenti: cinque anni di pregressa esperienza in materia penale e, in alternativa, il conseguimento del titolo di specialista in diritto penale. I professionisti attualmente iscritti passeranno automaticamente all’elenco nazionale, a patto che dimostrino a un anno dall’entrata in vigore del decreto la presenza dei requisiti richiesti dalla nuova disciplina per il relativo mantenimento dell’iscrizione.Il nominativo del difensore d’ufficio sarà fornito all’autorità procedente dai consigli dell’ordine locali, ma secondo criteri dettati dal Consiglio nazionale forense.

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