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Questo articolo è stato pubblicato il 19 maggio 2010 alle ore 20:59.
L'ultima modifica è del 20 maggio 2010 alle ore 15:02.
Costi sempre più alti per gli Stati Uniti e gli alleati impegnati con circa 130 mila militari in Afghanistan, sia in termini di vite umane sia di spese necessarie a sostenere lo sforzo bellico.
I 210 caduti registrati dall'inizio dell'anno dalle forze della coalizione (134 dei quali statunitensi ) rappresentano quasi il doppio delle perdite subite nei primi cinque mesi dell'anno scorso (119). Sul fronte finanziario, tema sempre più sensibile per le leadership politiche e per un'opinione pubblica provata dalla crisi economica globale, la guerra in Afghanistan ha superato per la prima volta i costi correnti delle operazioni in Iraq.
Secondo dati del Pentagono resi noti dal quotidiano Usa Today nel mese di febbraio le spese per l'operazione Iraqi Freedom sono state inferiori a quelle sostenute in Afghanistan: 6,7 miliardi di dollari contro 5,5. Un dato rilevante se si tiene conto che nel 2009 le operazioni in Iraq gli Usa richiedevano il doppio degli stanziamenti rispetto a quelle in Afghanistan ma spiegabile con la progressiva riduzione dei 95 mila militari americani ancora presenti a Baghdad e dintorni e destinati a scendere a 50 mila unità entro agosto.
In Afghanistan invece le forze statunitensi sono in aumento e con i prossimi rinforzi in arrivo in estate supereranno i 100 mila effettivi. Il teatro operativo afgano comporta inoltre costi logistici molto elevati determinati dall'intenso impiego di velivoli cargo per il trasporto di tutte le armi e munizioni e dalle difficoltà a far arrivare ai reparti i rifornimenti non strettamente bellici che sbarcano nei porti pakistani e attraversano la frontiera in aree a forte minaccia talebana.
Secondo le stime del Pentagono nel 2010 le operazioni in Afghanistan costeranno circa 105 miliardi di dollari, mentre quella in Iraq si aggirerà intorno ai sui 66 miliardi ma le proiezioni per il 2011 riferiscono di stanziamenti pari a 117 miliardi per l'Afghanistan e 46 miliardi per l'Iraq.
Fino ad oggi i sette anni di conflitto iracheno sono costati a Washington 620 miliardi, i nove anni di guerra afghana 190. La rilevanza attribuita negli Usa ai costi finanziari è stata del resto confermata dal sondaggio realizzato il 10 maggio da Washington Post e ABC secondo il quale il 44% degli intervistati si è dichiarato favorevole alla prosecuzione della missione militare in Afghanistan mentre il 52%, ritiene che la guerra non valga i costi necessari a sostenerla.