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Questo articolo è stato pubblicato il 20 maggio 2010 alle ore 17:08.
L'ultima modifica è del 21 maggio 2010 alle ore 13:11.
Lavori in corso in casa Juve. Lavori che richiederanno «ancora qualche settimana, anzi mesi», d'altronde si stanno ponendo le basi per «una nuova stagione sportiva, che intende essere di lungo corso». Parola di Andrea Agnelli, da ieri pomeriggio nuovo presidente della società bianconera e questa mattina al suo debutto davanti ai giornalisti ai campi di Vinovo: in sella da meno di un giorno, nonostante con i suoi 35 anni sia il più giovane della società (compreso qualche giocatore) si è subito mostrato disinvolto e abile nel dribbling.
Senza scomporsi ha saputo evitare gli sgambetti di chi gli chiedeva qualche anticipazione sul calciomercato o sulla condotta che la Juve intende assumere nelle vicende legate a Calciopoli: «Non sono questioni all'ordine del giorno», si è limitato a dire il presidente numero 25 della Vecchia Signora, il quarto Agnelli a ricoprire la carica più alta della società bianconera.
«Abbiamo scelto Marotta e Del Neri perché conosciamo le loro qualità – ha spiegato -. Sono ottimi professionisti ai quali chiederemo di costruire un circolo virtuoso tra la società e la squadra, per tornare a vincere senza perdere di vista i conti». Accanto a lui Jean-Claude Blanc, presidente per appena un anno; il francese resta amministratore delegato e direttore generale per tutte le attività non sportive, ma c'è chi non esclude una sua partenza prima della scadenza del contratto, nel 2011. Oggi i due manager sono parsi affiatati, come a suggerire che tra loro i rapporti siano buoni: «Tre anni fa abbiamo dimostrato di essere capaci di riprenderci in fretta – ha detto Blanc -. Lo faremo anche stavolta, forti di un bilancio ormai risanato: siamo la società con i ricavi più alti in Italia, e l'ottava al mondo. La mancata qualificazione alla Champions League ci costerà 25 milioni in termini di mancati introiti, che saranno compensati solo in parte dall'Europa League (2,5 milioni, ndr), però abbiamo una posizione finanziaria netta positiva e le risorse per nuovi investimenti».
Investimenti che andranno a pesare sul calciomercato. Completato il turn over di tutto lo staff che circonda la squadra, nei prossimi mesi toccherà proprio alla coppia Marotta-Del Neri definire la nuova rosa: «Più che una rivoluzione, preferisco pensare a un'evoluzione», ha anticipato il nuovo dg, in blucerchiato fino a qualche ora fa, ammettendo la sua «preferenza per il made in Italy». E il mister? «Voglio costruire una squadra capace di pensare positivo, e soprattutto forte di un'identità solida, che non cambi di volta in volta a seconda degli avversari», ha detto Del Neri, che ha aggiunto: «Per me oggi si sta avverando un sogno, lo ammetto». E di sogni ha parlato anche Andrea Agnelli. Alla domanda di un giornalista che chiedeva se a un presidente-tifoso sia consentito sognare, non ha avuto tentennamenti: «Se si smette di sognare, si fatica a vivere bene».