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Hillary Clinton alla Cina: favorite le aziende americane

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Questo articolo è stato pubblicato il 23 maggio 2010 alle ore 20:50.

Gli Stati Uniti fanno pressione sulla Cina per avere «un accesso equo» delle aziende Usa sulle commesse e i contratti di Pechino. Mentre la Cina teme le ripercussioni della crisi del debito in Europa. Sono i temi al centro del secondo Forum strategico economico tra Cina e Stati Uniti, che si svolge lunedì e martedì a Pechino, alla presenza del capo della diplomazia Usa, Hillary Clinton, e del segretario al Tesoro, Timothy Geithner, seguiti da una folta delegazione formata da diplomatici e da circa 200 imprenditori.

I temi sul tavolo
Le società americane meritano un «accesso imparziale» ai contratti governativi cinesi e regole trasparenti, ha affermato oggi il segretario di Stato americano Hillary Clinton, chiedendo un accesso commerciale maggiore alla più grande economia dell'Asia: «Le nostre aziende - ha detto - vogliono competere in Cina». Il segretario di Stato ha sottolineato l'importanza degli aspetti economici per le relazioni tra Cina e Usa. Malgrado un recente miglioramento delle relazioni tra Washington e Pechino, le fonti di attrito abbondano, in particolare, nel settore economico. Una delle priorità di questi colloqui è «favorire una relazione economica più equilibrata tra la Cina e gli Stati Uniti», ha indicato Clinton. Washington critica il mantenimento di un tasso di cambio rigido tra yuan e dollaro dall'estate 2008 e ritiene che Pechino mantenga la sua valuta artificialmente basse per favorire le sue esportazioni, incrementando in questo modo il deficit commerciale americano. Il governo Obama ha inoltre ricordato nelle ultime settimane che desidera maggiori progressi dalla Cina nella lotta contro la falsificazione o l'apertura alle imprese straniere.

La Cina teme la crisi europea
Le difficoltà del debito di diversi paesi europei pongono una seria minaccia alla stabilità della ripresa dell'economia mondiale. È quanto scrive il ministro delle Finanze cinese, Xie Xuren, in un intervento pubblicato sul sito Internet del proprio Ministero, alla vigilia dell'incontro con la delegazione statunitense a Pechino per fare il punto sulla collaborazione economica e strategica. «Al momento - si legge - i rischi derivanti dal debito sovrano europeo hanno accresciuto i fattori di instabilità nella ripresa economica mondiale», scrive Xie, secondo il quale «Cina e Stati Uniti devono proteggere la stabilità economica e rafforzare la collaborazione macro-economica per consolidare il trend di ripresa».

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Tags Correlati: Asia | Consiglio di sicurezza | Dai Bingguo | Fiere | Hillary Clinton | Hu Jintao | Ministero del Tesoro | Onu | Stati Uniti d'America | Timothy Geithner | Wang Qishan | Xie Xuren

 

Geithner rassicura Pechino
Le sfide che l'Unione europea deve affrontare per limitare i problemi derivanti dal debito di alcuni Paesi avranno solo un piccolo effetto sulla ripresa dell'economia mondiale. È quanto dirà, hanno spiegato a Bloomberg alcuni funzionari statunitensi, il segretario statunitense al Tesoro, Timothy Geithner, nel corso dei colloqui che terrà nei prossimi giorni con le controparti cinesi. Nei giorni scorsi, dal Tesoro Usa sono arrivate richieste alla Cina perché faccia «tutto il possibile» per sostenere la crescita mondiale: fra le misure che andrebbero incontro alle richieste Usa, anche l'apprezzamento dello yuan nei confronti del dollaro.

«Lavoriamo insieme»
Prima di lasciare Shanghai, dove ha visitato ieri il padiglione americano e cinese dell'Esposizione universale, Clinton ha sottolineato il carattere essenziale dei rapporti tra i due colossi. «Tutte le sfide che si pongono di fronte al mondo richiedono che gli Stati Uniti e la Cina lavorino insieme». Il "dialogo" deve affrontare la maggior parte dei dossier bilaterali, dall'economia alla diplomazia passando per la difesa, l'energia e il clima. La delegazione americana è formata da quasi duecento persone. A fare gli onori di casa nel forum, ci saranno il vicepremier Wang Qishan, in veste di rappresentante speciale del presidente cinese Hu Jintao, e il consigliere di stato Dai Bingguo. Il primo round di questi colloqui strategici sino-americani si è tenuto a Washington nel luglio 2009.

Corea del Nord e Iran
Gli Stati Uniti sperano di convincere la Cina ad associarsi alla condanna della Corea del Nord, mentre un'indagine internazionale ha appena stabilito che un missile nordcoreano ha affondato, a marzo, la corvetta sudcoreana Cheonan, provocando la morte di 46 marinai. Si parlerà anche delle sanzioni all'Iran, sospettato di volersi dotare in segreto dell'arma nucleare, nel momento in cui il Consiglio di sicurezza dell'Onu esamina una risoluzione voluta dagli americani.

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