Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 29 giugno 2010 alle ore 21:03.
La stangata autostradale annunciata dal Sole 24 Ore online la settimana scorsa assume proporzioni abnormi. Nei caselli dove si cumula il doppio aumento dei pedaggi - la nuova tariffa in vicinanza dei raccordi Anas e il sovracanone generalizzato per tutta la rete autostradale in concessione - l'aumento per l'automobilista arriva addirittura al 18-20 per cento. Sono punte, sia chiaro, ma risultano dalle nuove tariffe in vigore dal 1 luglio.
Intanto i nuovi pedaggi alla rete Anas scatenano la reazione furiosa del sindaco di Roma, Gianni Alemanno. «Se vedo un casello sul raccordo anulare, lo sfondo», ha detto il primo cittadino della capitale. Affermazione roboante e ambigua al tempo stesso. Per il momento, infatti, il sindaco di nuovi caselli non ne vedrà di sicuro. Almeno fino alla fine del 2011 questa ipotesi è scongiurata.
Questo non significa che una forma di pagamento non scatti giù da oggi sul Gra come sugli altri raccordi e sulle altre autostrade gestite dall'Anas (per esempio la Roma-Fiumicino). Il sovrapprezzo di uno o due euro viene pagato infatti da chi entra a Roma (ma anche da chi esce) alle stazioni di adduzione al raccordo anulare: ai caselli Roma sud, Roma nord, Roma ovest, Roma est, per esempio.
Basta leggere gli esempi concreti riportati nella tabella. Fra due caselli non toccati dal nuovo pedaggio Anas, per esempio, Bologna Casalecchio e Milano Sud, l'aumento per il auto e moto (classe A) è dell'1,6 per cento. Tra Piacenza sud e Milano sud siamo poco oltre questa soglia, al 2,5%. Si tratta sempre, in valori assoluti, di pochi centesimi. Il discorso cambia totalmente se si fa un percorso che tocca uno o addirittura due caselli considerati «stazioni affluenti» per i raccordi Anas.
Tra Firenze Certosa (stazione affluente per la Firenze-Siena) e Bologna Casalecchio il pedaggio passa da 7,10 euro a 8,40: trenta centesimi per il sovracanone generalizzato, un euro per il sostituto del pedaggio Anas. Risultato: +18,3 per cento.
Il balzello raddoppia, ma resta comunque dentro la fascia di aumento del 18%, se si prende in considerazione il tratto Roma nord-Firenze Certosa, dove entrambi i caselli sono «stazioni affluenti». Qui l'aumento è di 2,70 euro, passando da 14,80 a 17,50 euro, con un aumento che è appunto del 18 per cento. Va peggio ai veicoli pesanti, che toccano la punta del 19,1: sullo stesso tragitto, infatti, il pedaggio passa da 29,80 a 35,50 euro, con un incremento di 4 euro e 70 centesimi.