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Questo articolo è stato pubblicato il 15 luglio 2010 alle ore 11:31.
Gli effetti dell'inchiesta sull'eolico in Sardegna e la presunta loggia P3 iniziano a farsi sentire anche nella magistratura, dopo aver scosso la politica con le dimissioni del sottosegretario Nicola Cosentino. La prima commissione del Csm infatti ha deciso di avviare il trasferimento d'ufficio per incompatibilità ambientale nei confronti del presidente della Corte d'appello di Milano, Alfonso Marra, coinvolto nelle intercettazioni.
La decisione è passata con quattro voti a favore; in commissione ha votato contro soltanto il laico di centrodestra, Anedda. Non ha partecipato al voto Giuseppe Berruti, che nelle intercettazioni viene considerato il maggior ostacolo alla nomina di Marra. È inoltre in corso una istruttoria sugli altri magistrati coinvolti nell'inchiesta.
Alla presunta loggia guidata da Flavio Carboni, Pasquale Lombardi e Arcangelo Martino (tutti e tre agli arresti), viene infatti contestato, tra le altre cose, di aver tramato per favorire la nomina di Alfonso Marra a presidente della Corte d'Appello di Milano. «Sono contento che il Csm abbia aperto la procedura così si chiarirà la mia posizione» ha commentato il magistrato, raggiunto al telefono dall'Ansa.