House Ad
House Ad
 

Notizie Italia

Manifesti in difesa di Cosentino a Napoli. E il Csm avvia il trasferimento di Marra

Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 15 luglio 2010 alle ore 12:29.

Lui, Nicola Cosentino, 51 anni, potentissimo ras campano del Pdl e ormai ex sottosegretario all'Economia, ha lasciato da nemmeno dodici ore. Ma a Napoli, nel pieno centro della città, sono già spuntati manifesti che inneggiano a "Nick u' mericanu". Il soprannome lasciatogli in eredità, insieme alla Aversana Petroli, dal padre Silvio 'u mericanu, come lo chiamavano tutti per i rapporti di affari con gli alleati nel primo dopoguerra.«Forza Cosentino. Siamo tanti. Siamo con te», si legge per le vie del centro, dalla stazione ferroviaria fino a piazza Bovio. Nessun logo o segno di riconoscimento, solo un semplice fondo blu e quella scritta bianca che racconta tutto un mondo.

Un mondo sommerso che Cosentino sembrerebbe conoscere bene. Se è vero quello che scrivono di lui i magistrati di Napoli nell'ordinanza del novembre 2009 con cui si chiese l'arresto del sottosegretario. E che la Camera respinse. In quel documento i pm indicano nel coordinatore campano del Pdl un fondamentale collante per garantire la continuità «tra imprenditoria mafiosa e amministrazioni pubbliche» e per rafforzare, sin dagli anni '90, «vertici e attività dei Casalesi». Nella cui roccaforte, Casal di Principe, Cosentino debuttò a soli 19 anni in consiglio comunale. Per diventare poi, l'anno dopo, il più giovane consigliere d'Italia con i suoi 22 anni. Da lì è tutto un crescendo. Diventa assessore provinciale a Caserta, quindi consigliere regionale nelle liste di Forza Italia nel 1995 e poco dopo il grande salto nella poltica che conta con l'elezione a deputato.

Ma è soprattutto in Campania che Cosentino costruisce la sua leadership. Prima come vicecoordinatore regionale per poi assumere la guida del partito nel 2005. Lo stesso anno in cui Nick u' mericanu subisce la sua prima sconfitta elettorale, battuto alle provinciali di Caserta dal candidato del centro-sinistra Sandro De Franciscis. Quella resterà l'unica ombra fino al 2010, quando l'ex sottosegretario, che come leader regionale del Pdl ambisce alla poltrona di governatore, deve cedere una seconda volta davanti alle accuse di complicità con la camorra. Che bloccano la sua corsa a vantaggio di Stefano Caldoro. Il governatore contro cui avrebbe tramato l'associazione segreta, la nuova P3, di cui anche Cosentino farebbe parte secondo i magistrati.

L’articolo continua sotto

Inchiesta su eolico e P3 , Nicola Cosentino si dimette da sottosegretario all'Economia

Inchiesta su eolico e P3, Nicola Cosentino si dimette da sottosegretario all'Economia

Il sottosegretario all'Economia, Nicola Cosentino ha rassegnato le sue dimissioni. L'esponente del

Cosentino, e tre… le dimissioni a Roma si moltiplicano (Les Echos)

"E tre!", esordisce Les Echos sotto il titolo "Le dimissioni si moltiplicano a Roma". Nicola

Il gruppo della P3 si riferiva a Berlusconi usando lo pseudonimo "Cesare". Ghedini: «Ridicolo»

«Cesare è lo pseudonimo utilizzato dai soggetti per riferirsi al presidente del Consiglio». È

L'estate calda del governo (di Stefano Folli)

Tags Correlati: Aversana Petroli | Camera dei deputati | Caserta | Corte d'Appello | Csm | FI | Giustizia | Il Cavaliere | Mara Carfagna | Napoli | Nicola Cosentino | P3 | Pubblica Amministrazione | Sandro De Franciscis | Stefano Caldoro

 

L'accusa che pende ora su di lui è pesante: aver provato a far fuori l'attuale governatore campano attraverso un'attività di dossieraggio politico. L'ex sottosegretario ha respinto ogni addebito lasciando l'incarico e ha contrattaccato. «Mi colpiscono perché ho messo fine a un ciclo di sconfitte del centro-destra in Campania». Di avversari Cosentino ne ha tanti. Alcuni, come il ministro Mara Carfagna, non hanno mai fatto mistero della loro ostilità nei suoi confronti. Altri, come Stefano Caldoro, stanno provando a capire se davvero Cosentino sia estraneo a tutta la rete che ha provato a infangarlo. Il premier gli ha chiesto il passo indietro, ma pubblicamente ha anche detto di essere convinto della sua innocenza.

Insomma Cosentino resta al suo posto. Almeno sul territorio. Il perché lo sintetizza efficacemente un berlusconiano doc. «Il Cavaliere non poteva fare altrimenti. Se toglie Cosentino da lì, gli salta tutta la Campania». Vero è che la regione per il Pdl è una mina pronta a esplodere perché la resa dei conti tra Cosentino e i suoi nemici storici, la Carfagna su tutti, è, a detta di molti nel partito, solo rimandata.

Il Csm avvia il trasferimento del presidente della corte d'Appello di Milano, Marra

Shopping24

Da non perdere

L'esempio di Baffi e Sarcinelli in tempi «amari»

«Caro direttore, ho letto (casualmente di fila) i suoi ultimi tre memorandum domenicali. Da

L'Europa federale conviene a tutti

Ho partecipato la scorsa settimana a Parigi a un incontro italo francese, dedicato al futuro

Non si può privatizzare la certezza del diritto

In questa stagione elettorale, insieme ad un notevole degrado, non solo lessicale, ma anche di

Le sette criticità per l'economia Usa

Quale futuro si prospetta per l'economia degli Stati Uniti e per quella globale, inevitabilmente

Sull'Ilva non c'è più tempo da perdere

La tensione intorno al caso dell'Ilva non si placa. Anzi, ogni giorno che passa – nonostante i

Casa, la banca non ti dà il mutuo? Allora meglio un affitto con riscatto. Come funziona

Il mercato dei mutui in Italia resta al palo. Nell'ultimo mese la domanda di prestiti ipotecari è


Jeff Bezos primo nella classifica di Fortune «businessperson of the year»

Dai libri alla nuvola informatica: Jeff Bezos, fondatore e amministratore delegato di Amazon,

Iron Dome, come funziona il sistema antimissile israeliano che sta salvando Tel Aviv

Gli sporadici lanci di razzi iraniani Fajr-5 contro Gerusalemme e Tel Aviv costituiscono una

Dagli Assiri all'asteroide gigante del 21/12/2012, storia di tutte le bufale sulla fine del mondo

Fine Del Mondo, Armageddon, end of the World, Apocalypse? Sembrerebbe a prima vista roba da