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Questo articolo è stato pubblicato il 16 luglio 2010 alle ore 08:47.
Ancora uno scontro a fuoco in Afghanistan nel quale sono rimasti feriti dei militari italiani. È avvenuto a sud di Bala Murghab, nella regione occidentale dell'Afghanistan. Nessuno dei tre militari sarebbe in pericolo di vita, ha confermato il capitano Antonio Caliandro, portavoce del comando regionale occidentale della missione Nato-Isaf a Herat. «Uno dei tre è in condizioni gravi, ma nessuno è in pericolo di vita. Ora sono in cura presso i medici dell'Isaf» ha dichiarato il portavoce, che però non ha fornito le generalità dei soldati. La dinamica dello scontro a fuoco è in via di chiarimento, ha riferito Caliandro. I combattimenti tra i soldati italiani e gli insorti sarebbero avvenuti intorno alle 11 (le 8:30 in Italia), nella zona di competenza italiana.Negli scontri sarebbe stato lievemente danneggiato anche un elicottero italiano.
Questa mattina, sempre ad Herat, un attentatore kamikaze si è fatto esplodere con l'auto su cui viaggiava proprio davanti alla sede del Comando italiano, ferendo tre agenti di polizia afghani, secondo quanto riportato dai responsabili militari italiani. Nessun soldato del nostro contingente sarebbe rimasto coinvolto in questa esplosione. «Alle 06:25 (le 02:55 italiane) di oggi un kamikaze ha attivato la carica che trasportava nella sua auto - ha precisato il portavoce italiano del Comando occidentale dell'Isaf - davanti alla nostra base mentre passava un auto della polizia afghana». «Tre degli agenti che si trovavano a bordo - ha aggiunto - sono rimasti feriti e sono stati trasferiti nell'ospedale della nostra base a Camp Arena». Il Comando regionale occidentale si trova sulla Ring Road a circa 10 chilometri a sud di Herat City, il capoluogo provinciale.