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Questo articolo è stato pubblicato il 24 luglio 2010 alle ore 13:27.
Se il disastro ecologico in Cina è stato causato da un errore umano, quello americano pare invece sia dovuto alla pigrizia: qualcuno sulla piattaforma ha spento l'interruttore per evitare il fastidio di essere svegliato in modo brusco e in piena notte dal rumore di una sirena. E' quanto risulta dalla testimonianza resa da uno dei tecnici della piattaforma, nel corso di un'audizione a New Orleans. Mike Williams, capo degli elettrotecnici impegnati sulla piattaforma, ha dichiarato infatti che l'allarme era stato disattivato «alcuni mesi prima» per evitare che si mettesse a suonare in piena notte.
Erano stati gli stessi responsabili della Deepwater Horizon a chiedere che quella sirena venisse silenziata, perché «non volevano che la gente fosse svegliata alle tre del mattino a causa di un falso allarme».
Questa testimonianza è stata però smentita dalal propietà della piattaforma Transocean, che ha sottolineato come questa configurazione dell'allarme fosse stata conforme alle pratiche marittime. «Non si è trattato di trascuratezza nel settore della sicurezza, né di una questione di comfort», ha indicato il gruppo in un comunicato: «Deepwater Horizon disponeva di centinaia di allarmi individuali capaci di segnalare incendi o fughe di gas: tutti erano stati provati, erano in buone condizione e controllate dal ponte»
Bonnie in arrivo- Ma a preoccupare ora, dopo l'operazione dagli esiti incerti del tappo che avrebbe dovuto bloccare definitivamente la fuoriuscita del greggio, è l'arrivo dell'uragano Bonnie sul golfo del Messico. La Bp a iniziato l'evacuazione dell'intera area nei pressi del pozzo Macondo e a interrompere i lavori in corso per chiudere la falla. Anche se la tempesta è stata declassata in «depressione tropicale» ci vorranno almeno due settimane prima che le operazioni di pulizia possano riprendere a pieno ritmo.