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Questo articolo è stato pubblicato il 27 luglio 2010 alle ore 17:05.
Il 28 aprile, in un'intervista al Sole-24 Ore CentroNord, il commissario straordinario di Bologna Anna Maria Cancellieri non lasciò spazio a dubbi: "Il progetto è in fase talmente avanzata" che non si può fermare; "farò tutto quello che serve per mandarlo avanti". Eppure l'allarme lanciato da Enzo Boschi, presidente dell'istituto di geofisica e vulcanologia, non è di quelli che potevano cadere nel vuoto. Il Civis - tram su gomma che a cose fatte collegherà San Lazzaro di Savena al centro di Bologna – con le vibrazioni legate al suo passaggio e con la subsidenza, l'abbassamento del suolo, "anche di 4-5 centimetri l'anno in alcuni punti e di 1-2 centrimetri nella zona delle due Torri" mette in serio pericolo i palazzi del centro storico. E tra questi le Due Torri, della "Garisenda" e degli "Asinelli", il cui crollo "è da mettere in conto", un pò come successo con la torre di Pavia nel 1989.
Un anatema in piena regola che cade in una città già abbastanza piegata dai lavori giunti in alcune zone del centro storico e in cui lo scontro sul Civis, fra favorevoli (pochi in verità) e contrari (molti di più), divide in una disfida degna dell'Avignone di papi e antipapi. Enzo Boschi però è stato chiaro: "Nel centro di Bologna c'è già una forte sollecitazione; se in più ci facciamo passare vicino continuamente veicoli pesantissimi come quelli di Civis si possono creare situazioni drammatiche". Insomma, quello che nei secoli non è riuscito a bombardamenti e terremoti, succederebbe ora con il passaggio del Civis, che potrebbe far crollare questi simboli della città citati anche da Dante nella Divina Commedia. Se comunque il commissario straordinario salito a Palazzo d'Accursio dopo il "Cinzia-gate" ha convocato i tecnici del comune per avere delucidazioni – pur precisando che al momento si va avanti come da programma – dall'altra parte la sovrintendente Paola Grifoni si è detta "abbastanza perplessa" dell'allarme lanciato da Boschi, "perché sotto le Due Torri da anni passano tanti autobus"; auspicabile "sarebbe solo il passaggio del Civis". E addirittura di "svista di Boschi" parlano anche i Verdi della provincia di Bologna, considerando che "gli autobus snodati che passano vicino alle due Torri pesano 200 chilogrammi in meno". Insomma, "non possono essere quelli a creare tanto pericolo".