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Questo articolo è stato pubblicato il 29 luglio 2010 alle ore 08:04.
L'impresa in un giorno ora parte davvero, insieme alla possibilità di garantire con ipoteca i debiti fiscali che nascono dagli accertamenti con adesione, al caro-Ires per le assicurazioni e alle nuove regole per la remunerazione delle farmacie. L'entrata in vigore della legge di conversione della manovra correttiva, attesa per sabato (il testo dovrebbe essere pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale di venerdì), farà decadere anche le sospensive con scadenza incorporata a 150 giorni, che il governo aveva introdotto nella versione originaria del decreto per accelerare i tempi della riscossione.
L'arrivo del provvedimento al traguardo della Gazzetta farà anche partire la macchina per le assunzioni extra dei 250 magistrati ordinari vincitori di concorso, finanziate con l'aumento del contributo unificato dovuto per i processi amministrativi e civili.
L'ingrediente chiave nel pacchetto di novità immediate portate dall'entrata in vigore della legge di conversione è la «segnalazione certificata di inizio attività», che ora deve provare la sua efficacia sul campo; per il debutto operativo, in realtà, dovrebbe servire almeno qualche giorno, perché la segnalazione va presentata insieme alle dichiarazioni sostitutive di certificazioni e atti di notorietà, e alle attestazioni tecniche che permettano le verifiche da parte dell'amministrazione; i controlli sono spostati ai 60 giorni successivi alla «segnalazione», potranno fermare solo le attività che mettono in pericolo l'ambiente, la salute, la sicurezza o il patrimonio artistico e culturale. La corsia preferenziale non si apre per le attività finanziarie, per quelle che rientrano nella competenza degli uffici impegnati in sicurezza, immigrazione, giustizia e finanze e quando intervengano vincoli ambientali, paesaggistici e culturali. L'entrata in vigore della legge di conversione fa partire i 12 mesi concessi al governo per attuare una semplificazione organica per tutta la burocrazia a carico delle imprese.
L'entrata in vigore della manovra in versione definitiva riporterà anche al 74% la percentuale di invalidità necessaria a ottenere l'assegno Inps, ed escluderà le società dall'azzera-compensi negli enti che ricevono finanziamenti pubblici.