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Questo articolo è stato pubblicato il 03 agosto 2010 alle ore 12:07.
Scontri armati tra soldati libanesi e israeliani sono in corso lungo il confine provvisorio tra i due paesi, nei pressi della località di Adaisse. Due soldati libanesi sono rimasti uccisi, secondo quanto riferisce un comunicato ufficiale dell'esercito di Beirut.
Un soldato e un civile libanese - hanno affermato un portavoce dell'esercito e un responsabile della sicurezza di Beirut - sono rimasti feriti nel corso di uno scambio di lanci di razzi e raffiche di armi automatiche. La radio pubblica dello stato ebraico, ha dato notizia di due razzi sparati dal Libano senza precisare se ci siano vittime. Un portavoce della polizia dello stato ebraico ha però smentito.
Il governo libanese intanto invoca «l'intervento immediato della comunità internazionale» per «fermare la flagrante violazione israeliana» della risoluzione Onu n.1701 con cui si erano interrotte le ostilità nel 2006 tra Israele e il movimento sciita libanese Hezbollah. Interpellato dalla tv panaraba al Jazeera, Ghazi Aridi, ministro dei lavori pubblici libanesi ha affermato che «la comunità internazionale, che nel 2006 ha sostenuto l'approvazione della risoluzione Onu n.1701, deve assumersi ora le sue responsabilità e intervenire immediatamente per fermare la violazione israeliana».
«Siamo di fronte a un vero e proprio atto di terrorismo», ha tuonato Aridi, assicurando che «il Libano, la sua gente, il suo governo e il suo esercito, sono uniti nel far fronte all'aggressione israeliana». Il ministro si è infine rivolto all«'amministrazione americana, che sostiene Israele», affermando che «ogni escalation della tensione può portare a conseguenze irreparabili nella regione».
I militari italiani di stanza in Libano non sono al momento coinvolti negli scontri a fuoco in corso da questa mattina, tra israeliani e libanesi, nella zona di Adaisse, a nord della linea blu di separazione tra i due Paesi.
Secondo quanto si apprende da fonti della Difesa, i militari italiani sono rimasti nella loro zona di competenza, a sud della linea blu. L'area degli scontri è a responsabilità spagnola. I militari italiani dispiegati in Libano sono circa 1.900, numero che a partire da oggi, dopo l'approvazione del decreto di rifinanziamento delle missioni all'estero, sarà ridotto fino a 1.780 unità.